Vaillant ha presentato durante un evento stampa alla Fondazione Feltrinelli di Milano una serie di proposte per contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico e contrastare i cambiamenti climatici, riducendo l’impatto ambientale delle proprie attività in Italia e le emissioni di gas serra prodotte dal riscaldamento domestico, tra cui un piano per la piantumazione e la tutela degli alberi nelle riserve naturali del Ticino e dell’Aniene.
All’incontro, moderato da Alessandro Marenzi, Vicedirettore di Sky TG24, hanno partecipato Renato Mannheimer, membro del comitato scientifico Eumetra, Stefano Boeri, architetto e urbanista, Risto Linturi, futurologo, e Gherardo Magri, AD di Vaillant Italia. Durante l’evento denominato “Scegliamo l’aria pulita” si è parlato del ruolo che le metropoli ricoprono nel processo di cambiamento climatico in atto, ma anche di soluzioni per ridurre la concentrazione di gas climalteranti nell’atmosfera. Il primo ospite a prendere la parola è stato Renato Mannheimer che ha illustrato i dati emersi da uno studio di Eumetra sul rapporto che hanno gli italiani con l’atteggiamento “green” e i comportamenti virtuosi relativi alla sostebìnibilità.
L’architetto Stefano Boeri ha illustrato alcuni dei suoi nuovi progetti nati dall’evoluzione del famoso Bosco Verticale di Milano, oggi in fase di riproduzione con versioni perfezionate in vari angoli del globo, fino a progetti di intere città verdi in cui architettura, infrastrutture e alberi sono integrati in perfetta armonia. Il futurologo Risto Linturi ha invece illustrato una serie di progetti basati su tecnologie fortemente innovative, se non addirittura rivoluzionarie, che potremmo trovare nei prossimi decenni al centro della nostra vita quotidiana.
Nel corso della mattinata sono poi stati condivisi gli obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio dell’azienda ottenuti attraverso processi di trasformazione e innovazione focalizzati su tre principali aree di intervento: l’incremento dell’efficienza energetica, la produzione e l’utilizzo di energia pulita e il risparmio di risorse. Vaillant Italia ha quindi annunciato alcuni importanti traguardi e nuove iniziative strategiche di sostenibilità già in atto con il programma The Green Evolution, progetto di responsabilità sociale che prevede varie azioni sia interne all’azienda che nell’ambito della comunità locale.
L’impegno assunto come missione aziendale verso la salvaguardia dell’ambiente si articola in una serie di azioni concrete che vedono la filiale italiana al centro di importanti investimenti. Negli ultimi 5 anni la sede milanese è stata protagonista di una significativa trasformazione nell’ambito dell’efficienza energetica, un costante processo migliorativo che ha permesso una sostanziale ottimizzazione dei consumi di energia pari a una riduzione di 18 tonnellate di CO2 prodotte (19% del totale della riduzione dell’impronta di carbonio ad oggi conseguita dalla filiale italiana). La scelta di un impianto fotovoltaico ha consentito di generare nello scorso anno 121 MWh, sufficienti a garantire gran parte dei consumi della sede Vaillant Italia con l’utilizzo di energia pulita. Grazie al rinnovamento del 20% della flotta aziendale con veicoli ibridi a impatto ridotto, l’azienda ha avviato una graduale transizione verso la mobilità sostenibile. L’impatto complessivo sull’impronta di carbonio è stato valutato in una diminuzione di 72 tonnellate di C02 (74% del totale). L’atteggiamento ecologico si esprime anche con il risparmio delle risorse, in particolare quelle usa e getta (carta e plastica), con la significativa riduzione dell’uso della plastica per il consumo di bevande, quantificabile in 25mila bottigliette. Per quanto riguarda la carta invece, la digitalizzazione totale delle fatture dal 2017 a oggi ha consentito un risparmio annuo di 240mila fogli. Le azioni intraprese hanno consentito solo nello scorso anno un taglio di 7 tonnellate di CO2 (7% del totale della riduzione ottenuta dalla filiale italiana).
Nel complesso Vaillant Italia ha ridotto la propria impronta ecologica per un totale di 97 tonnellate di CO2, che equivalgono alle emissioni assorbite in un anno da 7.760 alberi. In Italia sono installate circa 19 milioni di caldaie, di cui 14 milioni sono di tipo tradizionale non a condensazione, metà delle quali ormai obsolete a bassissima efficienza e con emissioni significative di CO2. Il rinnovamento completo del parco caldaie in Italia potrebbe apportare una considerevole riduzione delle emissioni di CO2 (si stima circa 5.908 kt/anno, pari al 7% delle emissioni di gas sera del settore residenziale) e consistenti risparmi per le famiglie (fino al 30% della spesa annua per la bolletta). In questa direzione Vaillant promuove la sostituzione dei sistemi obsoleti di riscaldamento con caldaie di ultima generazione, operazione che ha prodotto nel solo 2019 una riduzione di 20kt di CO2, pari all’assorbimento annuale di 1.600.000 alberi sul territorio. Oltre ad agevolare la rottamazione delle caldaie vecchie e inefficienti si stanno intraprendendo nuove iniziative focalizzate sulla crescita e la cura del patrimonio arboreo di alcune aree protette italiane. Contrastare l’effetto dei gas serra non significa necessariamente aggiungere nuovi alberi, ma anche proteggere quelli che già esistono, in quanto solo gli alberi sani e di certe dimensioni sono in grado di produrre la giusta quantità di ossigeno. Vaillant Italia è quindi impegnata in un progetto che prevede sia la piantumazione che la tutela degli alberi in due importanti riserve naturali, il Parco del Ticino e il Parco dell’Aniene, habitat da salvaguardare per difendere la biodiversità vegetale e animale. Da aprile a giugno, per ogni caldaia Vaillant venduta verrà piantato un albero nelle aree protette e nel corso dei mesi successivi verrà sostenuta la cura delle piante.
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