L’Hub, cuore di un moderno parco tecnologico, nasce con lo scopo di attrarre aziende locali ed internazionali operanti nei settori hi-tec e dell’innovazione. L’edificio iconico di circa 46.000 m², con un’architettura ardita e futuristica, si compone di 3 blocchi a più piani, poggiati su un podio comune di oltre 23.000 m² in grado di accogliere parcheggi e servizi comuni. I blocchi sono collegati tra loro da ponti di collegamento, dentro cui sorgono anche veri e propri giardini pensili, che scorrono senza soluzione di continuità con il paesaggio dietro al podio.
Il BIH è stato progettato con logica Shell & Core, che consente una grande flessibilità nella gestione degli spazi interni e un elevato livello di personalizzazione in qualunque momento, per rispondere alle esigenze dei tenants che possono anche cambiare nel corso del tempo.
SOSTENIBILITà
Il tetto verde si integra appieno nella politica di sostenibilità perseguita per l’intero sviluppo, e ospita diverse tipologie di piante indigene, aiutando ad integrare al meglio l’edificio con il paesaggio circostante. La caratteristica sporgenza del tetto, l’orientamento dell'edificio, i cortili che ospitano i giardini, le importanti strutture per la schermatura solare orizzontale sono tutti elementi architettonici che si combinano per fornire all'edificio una vasta protezione solare passiva. A questi si aggiungono la facciata dell’edificio ad alte prestazioni, i rubinetti a basso consumo di acqua e la raccolta delle acque superficiali per l'irrigazione, tutto pensato per aumentare l’efficienza dell’edificio.
CLIMATIZZAZIONE
L'hub è stato progettato seguendo un approccio tipicamente utilizzato negli Emirati Arabi Uniti, in grado di sfruttare la capacità termica del calcestruzzo, chiamato Fabric Energy Storage (FES). In questo caso l’edificio termicamente attivo (TABS) si ottiene facendo circolare acqua refrigerata attraverso lastre alveolari in calcestruzzo di tipo “TermoDeck”, che formano pavimenti e soffitti della struttura dell'edificio. Le lastre vengono inoltre sono pre-raffreddate di notte (anche usando il free-cooling quando le temperature esterne lo consentono), riducendo così sensibilmente la richiesta di raffrescamento durante le ore lavorative, tipicamente molto calde in Botswana. Questa logica di efficienza energetica si riflette anche sulla centrale dell’impianto di climatizzazione, che si trova nell’energy centre all’interno del podio. I fluidi caldi e freddi sono infatti generati dalla combinazione di tre unità polivalenti Eracs2-Q XL-CA 2722 della gamma Integra ed un chiller ad elevata efficienza i-FX (1+i) CA 2722, tutti forniti da Climaveneta.
Le unità hanno potenza frigorifera e termica totali rispettivamente per 2.477 e 1.764 kW e possono lavorare a pieno carico in parallelo, per rispondere ai picchi di carico. Questa composizione consente inoltre di mantenere buoni livelli di comfort interno durante tutto l’anno, anche in caso di avaria o spegnimento di una delle unità. Le pompe di calore polivalenti Integra possono funzionare in solo freddo, caldo e freddo simultaneamente o solo caldo, adattandosi sempre alle richieste dell’edificio e dei suoi occupanti. L’ i-FX (1+i) CA 2722 è invece utilizzato prevalentemente durante la stagione estiva, per rispondere ai picchi nella richiesta di condizionamento.
Tutte le unità Climaveneta lavorano su impianto a 4 tubi con circuiti primario e secondario a portata variabile. Dalle simulazioni risulta che il picco massimo di consumo energetico, generato dall’impianto di climatizzazione e ventilazione, risulta qui ridotto di oltre il 50% rispetto ad edifici simili con impianti di climatizzazione tradizionali in Botswana.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere