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Lettera di Italia Solare al Ministro della Transizione Energetica

Italia Solare supporta con un approccio sempre molto tecnico e costruttivo, le istituzioni pubbliche che si occupano di politiche energetiche.

L’associazione Italia Solare raccoglie oltre 500 operatori del settore fotovoltaico per un fatturato di 1,5 miliardi di euro e 15 mila occupati, e conta la partecipazione attiva di grandi esperti del settore che ricoprono tutta la catena del valore: dalla produzione alla distribuzione, installazione e manutenzione, dai progettisti agli esperti legali, fiscali e assicurativi fino ai produttori e ai trader di energia.

A nome dei soci di Italia Solare, il Presidente Paolo Rocco Viscontini scrive al nuovo Ministro della Transizione Energetica Roberto Cingolati esordendo: “mi congratulo innanzitutto per l’importante incarico conferitoLe. Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare tanto di “Green Deal” e in generale di rivoluzione energetica ed ecologica sotto forma di varie denominazioni di grande appeal pubblico, ma al di là degli annunci, purtroppo, i risultati sono stati alquanto scarsi.”

Viscontini prosegue: “I due precedenti governi dell’attuale legislatura hanno prodotto, come provvedimenti per la transizione energetica oggettivamente positivi, due sole iniziative valide: ovvero l’avvio delle Comunità Energetichee e il Superbonusdel110%. Iniziative importanti, ma è poco troppo poco, se consideriamo che è il risultato del lavoro di 3 anni e se ricordiamo gli obiettivi di decarbonizzazione assunti dall’Italia nel contesto europeo. Abbiamo al contrario assistito a un gran lavoro mirato a difendere il più possibile lo “status quo” di un Paese il cui fabbisogno di energia elettrica dipende per il 14% dalle importazioni dall’estero e per il 61% da gas e petrolio proveniente per il 90% dall’estero. La dipendenza dalle fossili è chiaramente eccessiva, come pure dipendere per il 70% circa da altri paesi è un evidente punto di debolezza. Oggi la “transizione energetica”, che i rapidi e gravi cambiamenti climatici mostrano essere sempre più urgente, è passata da rappresentare il passaggio dalle fossili alle rinnovabili, al passaggio dalle fossili più inquinanti, a quelle (che si pensa) meno inquinanti per poi arrivare alle rinnovabili. Siamo tutti consapevoli che avremo bisogno di gas ancora per diversi anni, ma è chiaro che se non si procede speditamente con leggi che consentano alle rinnovabili di essere realizzate (si veda il problema autorizzazioni) e di essere più convenienti (oggi ci sono paradossali condizioni di sfavore nel mercato dell’energia rispetto alle fossili), non si fa altro che ritardare il passaggio alle rinnovabili, rallentando la decarbonizzazione e impedendo all’Italia di ricoprire il ruolo che merita nel panorama industriale internazionale delle rinnovabili.”

Viscontini poi conclude: “Gentile Ministro, la Sua esperienza professionale è all’insegna dell’innovazione. Il solare fotovoltaico negli ultimi anni ha registrato innovazioni tecnologiche sostanziali, tali da conquistare il ruolo di leadership mondiale tra tutte le fonti energetiche. Questo è il momento dell’innovazione legislativa, urgente più che mai. L’Italia è in fondo alla classifica europea in quanto a installazioni annuali. Più tardiamo e più perdiamo PIL, opportunità di occupazione e di sviluppo tecnologico in un settore decisamente strategico, in cui le aziende italiane potrebbero essere dei riferimenti a livello mondiale. Il tempo del fotovoltaico è ora, perché è una delle soluzioni più efficaci (se non la più efficace nel settore dell’energia) per contrastare i cambiamenti climatici.”

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