AIEL ha chiesto la revisione dei tetti di spesa per gli interventi del Superbonus 110% che rischiano di penalizzare le migliori soluzioni tecnologiche offerte dalle caldaie a biomassa e di ostacolare la realizzazione dei sistemi di microcogenerazione a biomassa.
Recentemente è stata posta la firma sul Decreto che fissa i tetti di spesa massimi per gli interventi del Superbonus 110% e che aggiorna i massimali già individuati per l’Ecobonus in ragione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. AIEL ha registrato alcune incongruità nei prezziari del nuovo Decreto, che si rivelerebbero penalizzanti per le migliori soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, offerte dalle caldaie a biomassa, e per la realizzazione dei sistemi di microcogenerazione a biomassa. L’Associazione italiana energie agroforestali ha scritto all’Ufficio legislativo del MiTE, proponendo e argomentando specifiche proposte di modifica dei prezziari, con il duplice obiettivo di consentire ai prodotti a biomassa già presenti sul mercato caratterizzati da un elevato livello di innovazione tecnologica di non subire penalizzazioni commerciali, garantendo l’approccio di neutralità tecnologica e di promozione delle energie rinnovabili, e di evitare barriere d’ingresso che ostacolerebbero l’ingresso sul mercato di nuovi prodotti, distorcendo la concorrenza e il mercato stesso.
In particolare è stato osservato che i costi massimi individuati per gli “impianti con generatori di calore alimentati a biomasse combustibili” sono stati suddivisi in due sole categorie segmentate unicamente per soglia di potenza. Nella categoria che include gli impianti di potenza nominale ≤ 35kWt, sono stati accorparti indistintamente sia gli apparecchi per il riscaldamento d’ambiente (stufe, caminetti, termoprodotti), sia le caldaie a biomassa manuali e automatiche, che si distinguono per costi di realizzazione significativamente superiori legati sia alla tecnica di combustione che ai requisiti normativi richiesti all’impianto.
AIEL ha quindi chiesto che i prezzi per le caldaie a biomasse siano rimodulati in modo da tenere conto del tipo di alimentazione, del tipo di biocombustibile e della soglia di potenza, così da tenere correttamente conto della complessità tecnologica del mercato. Inoltre è stata rilevata una forte sottostima dei costi massimi di realizzazione dei sistemi di microcogenerazione a biomassa, chiedendo anche in questo caso un adeguamento dei valori di riferimento.
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