La riconversione dell’ex stabilimento Blutec di Termini Imerese in un polo di economia circolare e di tecnologie verdi ha superato l’esame dei promotori del bando di gara ed approda al Ministero dello Sviluppo Economico per il disco verde finale.
I commissari straordinari di Blutec hanno giudicato valide le proposte presentate dal progetto Smart Utilities District per la riqualificazione dell’ex area Fiat di Termini Imerese (Palermo) e hanno approvato la proposta del consorzio Smart City Group per la creazione di un polo industriale green, che prevede investimenti per 200 milioni di euro ed oltre 700 posti di lavoro diretti, oltre a quelli generati dall’indotto.
Soddisfazione espressa da Giancarlo Longhi, presidente del Consorzio Smart City Group: “La decisione dei Commissari è per noi al tempo stesso motivo di grande orgoglio e di rinnovato, forte impegno a dare concretezza ai progetti sin qui messi a punto sulla carta. Con il progetto Sud si apre per la Sicilia un periodo di rilancio della crescita economica e di sperimentazione tecnologica, che sarà anche un valido esempio per un Paese che deve ripartire dall’economia circolare”. Stefano Rolando, vicepresidente del Consorzio, sottolinea l’ampia visione complessiva: “In aggiunta ai 18 progetti di impresa, sono allo studio anche iniziative consortili che riguardano la riqualificazione ambientale del sito e il rapporto con un’ampia rete universitaria per sviluppi culturali, scientifici e sociali a favore del territorio e del Paese”.
In attesa dell’indispensabile benestare del MISE, alcune aziende del Consorzio segnalano di essere pronte ad avviare le pratiche di insediamento nell’area: si tratta, in particolare, di quelle che fanno capo alla tecnologia del grafene e all’area delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, si sono già svolti incontri con Invitalia e Banca Intesa; numerosi i fondi di investimento green che hanno manifestato interesse. Gli aspetti occupazionali, per i quali il consorzio è supportato da Synergie Italia, sono stati invece oggetto nei giorni scorsi di incontri con FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM. Una bozza del Protocollo di Legalità è stata inviata alla Prefettura di Palermo, in preparazione dell’incontro richiesto da Smart City Group; entro fine mese, i rappresentanti del consorzio e delle imprese associate hanno programmato una serie di tavoli con la Regione Siciliana e altri enti locali, tra i quali si auspica un primo confronto con la neo-Sindaca di Termini Imerese Maria Terranova, la quale proprio della questione ambientale ha fatto uno dei punti qualificanti del suo programma.
Il progetto
Di seguito alcuni dei progetti principali che fanno capo Smart Utility District, il polo dell’economia circolare e dell’innovazione tecnologica promotore del progetto SUD. I progetti dell’ecodistretto sono principalmente ambientali e tecnologici: al green fanno riferimento i cicli delle materie prime seconde, quello sul recupero energetico da gas tecnici, del trattamento e pulizia delle acque e il progetto per l’agricoltura sostenibile; all’innovazione guardano i progetti per la produzione di materiali hi-tech (grafene, batterie al litio), la mobilità elettrica, la produzione elettrica da fonti rinnovabili, l’intelligenza artificiale e la ricerca scientifica applicata.
Progetto Malachite: dalla start up innovativa e sociale The Graphene Company viene proposta una piattaforma di ricerca, produzione e commercializzazione delle nano-piastrine ingegnerizzate di grafene, che hanno diversi ambiti di utilizzo e una forza tecnologica dirompente.
Progetto Rosso: Danisi Engineering propone la produzione di celle per la fabbricazione di batterie al litio. In termini di catena del valore e di impatto tecnologico, le celle rappresentano solo una parte della sfida industriale complessiva. L’elemento competitivo è rappresentato dall’abilità di integrare e caratteristiche delle celle con le esigenze di installazione, prestazionali e funzionali dell’utenza finale.
Progetto Ceruleo: si tratta di una stazione di rifornimento per autotrazione a BioGNL e a BioGNC che verrà realizzata da SGR Biomethane per rifornire mezzi pesanti e leggeri, sia aziendali e legati al processo del comparto, che per utilizzo verso il pubblico esterno e per i trasporti pubblici comunali e regionali.
Progetto Granata: la proposta di EcoEnergy e Sicilgrassi punta a realizzare un impianto di trattamento di oli esausti alimentari. L’olio esausto trattato può essere recuperato come lubrificante, nella produzione di sapone, nl processo di generazione del biodiesel, combustibile nel processo di cogenerazione o utile alla produzione di bioplastica.
Progetto Cremisi: da Elettra Investimenti la proposta di un nuovo e innovativo progetto di accumulo e produzione di energia elettrica a servizio del sistema elettrico nazionale e regionale.
Progetto Gravity Energy Storage System (G.E.S.S.): si propone come soluzione innovativa di accumulo fisico di energia rispetto alle tradizionali batterie chimiche al litio.
Progetto Viola: il progetto Interactive Virtual Operator nasce dall’analisi di Sistem-Evo, delle criticità dei tool di customer engagement basati su intelligenza artificiale e dall’assenza di un’unica piattaforma di marketing conversazionale che consenta un vero approccio CRM (Customer Relationship Management). La tecnologia semplifica la relazione fra cittadino e pubblica amministrazione con l’applicativo Comune Amico. Il Progetto I.V.O. che offre gratuitamente ai comuni una chatbot dedicata alle domande sul Covid-19 in base alle direttive del Ministero della Salute.
Progetto Fucsia: SIS.TER.POMOS si propone come società con competenze su settori strategici dell’innovazione tecnologica. Il Progetto vuole tracciare e proporre la nascita di un Parco Scientifico e Tecnologico “Progetto S.U.D. – Research Habitat” permanente, in continuità alle azioni di Innovazione Tecnologica per il medio lungo termine.
Progetto Grigio: il Consorzio interuniversitario NITEL, composto da 18 atenei, contribuirà allo sviluppo di attività industriali nel distretto S.U.D. fornendo supporto tecnico scientifico alla produzione industriale che verrà sviluppata e garantendo l’innovazione dei processi produttivi. Tale attività verrà sviluppata mediante la creazione del Laboratorio per l’Innovazione e la Ricerca Avanzata e applicata (LIRA).
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