Parlando di surriscaldamento globale, recentemente la Groenlandia è stata insolitamente calda, infatti sulla maggior parte del territorio si è registrato il settembre più caldo dal 1979.
Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service, C3S), implementato dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine per conto della Commissione europea, con il finanziamento dell’UE, pubblica regolarmente bollettini climatici mensili che riportano i cambiamenti osservati nella temperatura dell’aria superficiale, nel surriscaldamento globale, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche. Tutti i risultati comunicati sono basati su analisi generate da computer utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.
LA TEMPERATURA SUPERFICIALE DELL’ARIA
La temperatura media europea è stata inferiore di circa 0.4°C rispetto alla temperatura media registrata nel periodo compreso tra il 1991 e il 2020, con una vasta area che va dall’Europa centrale alla Russia caratterizzata da temperature inferiori alla media. La temperatura media globale è stata superiore di quasi 0.3°C rispetto alla media registrata nel periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e quello di settembre, così come settembre 2016, è stato complessivamente il quarto più caldo mai rilevato. In Groenlandia si sono invece registrate temperature eccezionali, che in alcune località hanno superato di oltre 8°C la media mensile, risultando le temperature più calde mai rilevate per il mese di settembre.
IL GHIACCIO MARINO
Verso la metà del mese di settembre si è registrata la nona estensione giornaliera del ghiaccio marino artico più bassa dell’anno, mentre l’estensione della media mensile è stata l’undicesima più bassa rilevata, con dei valori notevolmente superiori alle estensioni più basse e alle seconde più basse osservate per entrambi i minimi nel 2012 e nel 2020. Il ghiaccio marino artico è stato al di sotto della media, anche se ci sono state due aree degne di nota nel settore siberiano, dove il ghiaccio marino è risultato superiore alla media. L’estensione del ghiaccio marino antartico per il mese di settembre 2022 si è classificata al di fuori delle cinque più basse per qualsiasi mese di settembre, con un 3% al di sotto della media, dopo diversi mesi di estensione mensile a livelli minimi record (e vicini al record).
Freja Vamborg, Senior Scientist del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service), ha commentato: “Dopo un’estate estrema con temperature da record, siccità e incendi in gran parte dei territori europei, il mese di settembre è stato caratterizzato da temperature inferiori alla media in Europa. A livello globale, secondo i dati rilevati da Copernicus, è stato comunque uno dei mesi di settembre più caldi. La Groenlandia è stata insolitamente calda: la maggior parte del territorio ha sperimentato il settembre più caldo mai registrato dal 1979”.
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