Liquigas approva l’iniziativa di ANCI insieme ai Governatori delle Regioni attraverso l’elaborazione di 10 proposte con le quali si punta alla sostituzione delle vecchie caldaie per riscaldamento attraverso l’incentivazione alla sostituzione di quelle a combustibile fossile.
In relazione all’iniziativa del Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti ha convocato per oggi una riunione di coordinamento degli interventi nelle città italiane sull’emergenza inquinamento, Liquigas ha inoltre apprezzato le importanti dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che ha richiamato l’attenzione verso una diversa strategia contro lo smog ricordando che il problema delle emissioni non riguarda soltanto i veicoli a motore, ma anche il riscaldamento in ambito civile.
Il riscaldamento è infatti una delle fonti principali di inquinamento, soprattutto a causa dei condomini la cui maggiore parte sono altamente inefficienti. Come confermato da numerosi studi di istituti autorevoli e riconosciuti a livello internazionale, la combustione in ambito domestico contribuisce in modo determinante all’inquinamento atmosferico a livello globale. Secondo uno studio del Max Planck Institute for Chemistry di Magonza, l’attività di combustione domestica è la fonte principale di inquinamento atmosferico, essendo responsabile in misura superiore rispetto all’industria e al settore dei trasporti.
Come ha recentemente messo in evidenza uno studio Enea (“Gli impatti energetici e ambientali dei combustibili nel settore residenziale”, 2015), le emissioni di PM2,5 in Italia sono preponderanti. Enea e Ministero della Salute hanno infine evidenziato gli effetti dannosi per l’ambiente e la salute della popolazione della combustione delle biomasse legnose per riscaldamento, a causa delle emissioni di particolato. Un'analisi sanitaria del Ministero della Salute individua nelle biomasse per riscaldamento uno dei principali combustibili verso cui indirizzare misure preventive. Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas (nella foto), ha dichiarato:
“Con la riunione di domani tra Governo, Regioni e Sindaci forse si avvierà una nuova fase nelle lotta all’inquinamento delle nostre città. Per troppo tempo si è affrontato il problema con azioni parziali, legate alle emergenze e senza una visione strategica capace di affrontare le ragioni strutturali del fenomeno. Finora in Italia le politiche pubbliche, a livello sia nazionale che locale, hanno affrontato il problema dello smog a colpi di misure tampone, per contrastare i picchi di inquinamento. Provvedimenti utili nel breve ma sostanzialmente inefficaci a determinare un cambio definitivo nella qualità dell’aria dei nostri ambienti urbani mentre si tende a trascurare il settore del riscaldamento residenziale, responsabile in misura preoccupante di danni anche alla salute della popolazione laddove la combustione è di biomasse e legna, soprattutto se con tecnologie tradizionali”.
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