Secondo il Rapporto annuale di Confartigianato Lombardia le micro e piccole imprese artigiane garantiscono un grande contributo all’economia regionale: segnano una crescita della produttività più sostenuta delle grandi imprese; sono attive su progetti di innovazione, hanno creato posti di lavoro con condizioni più favorevoli all’occupazione giovanile e femminile. Sono riconosciute per la qualità come fattore competitivo riconosciuto internazionalmente e hanno una spinta più green. Le aziende hanno dimostrato di essere digitali e ‘circolari’ e restano un presidio contro il declino delle aree interne e montane. È quanto emerge dal dell’Undicesimo Rapporto annuale Confartigianato Lombardia: ‘Con lo sguardo Oltre. Mpi che resistono’, curato dall’Osservatorio Mpi e presentato oggi nella sede regionale di Palazzo Lombardia a cui ha partecipato l’assessore allo Sviluppo economico.
Rapporto Confartigianato Lombardia: i dati a confronto
I dati numerici fotografano questa situazione di positività in Regione Lombardia nel confronto tra 1 semestre del 2019 e lo stesso primo semestre del 2021. L’export manifatturiero sale del +3,3%. Recuperano gli alimentari con il +15,4% e l’arredo con il +3,9%. Bene in gran parte delle province: Cremona +5,8%, Bergamo +3,3%, Lecco +1,9%, Brescia +1,7%, Mantova e Lodi +1,5% e Milano +0,8%. L’accelerazione dei progetti di trasformazione digitale fa segnare un 63,5% con un +10,6 punti: Milano in testa con il 70,2% seguita da Como e Varese rispettivamente al 68,8% e al 68,5%.
“Siamo sempre stati e continueremo a essere al fianco di queste imprese che sono motore trainante del nostro sistema economico-produttivo” ha rimarcato il presidente della Regione Lombardia inviando un proprio saluto. “Da qui – ha proseguito il governatore – il nostro sostegno concreto fatto di azioni condivise con chi, come Confartigianato, conosce le reali necessità del mercato”.
“Regione – ha quindi spiegato l’assessore chiudendo la presentazione – ha grande attenzione nei confronti delle imprese artigiane perché fanno parte del tessuto connettivo specifico della Lombardia”. “Tanti – ha ricordato – gli strumenti che, in questi mesi anche di pandemia, sono stati messi in campo a partire dalla patrimonializzazione delle piccole imprese”. “Ma ora – ha continuato – abbiamo deciso di mettere a disposizione un bando specifico che aprirà il 7 ottobre. Si tratta di uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro per le imprese artigiane lombarde. Intendiamo sostenere lo sviluppo e il rilancio delle imprese artigiane su temi cruciali”.
“Nello specifico – ha detto ancora l’assessore – si concentrerà sulla transizione digitale, transizione green, sicurezza sul lavoro anche in ambito Covid-19 relativamente a interventi di ammodernamento e interventi ordinari o straordinari finalizzati al mantenimento in efficienza degli impianti e macchinari già di proprietà”.
Gli incentivi alla transizione
Si potranno acquistare di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive; autoveicoli nuovi di fabbrica per il trasporto merci di categoria; nonché i costi degli interventi ordinari e straordinari per l’efficienza degli impianti. L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, che dovranno almeno essere pari a 15.000 euro con un contributo massimo pari a 40.000 euro.
“Non è corretto – ha spiegato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia – prendersela con le piccole imprese: i problemi dell’Italia stanno altrove. È senza dubbio più utile per tutti correggere errate percezioni sul nostro sistema produttivo e migliorare, finalmente e davvero, le condizioni nelle quali gli imprenditori svolgono la propria attività, permettendogli di diventare grandi imprenditori, in termini di creatività, lungimiranza, capacità manageriale e flessibilità, pur restando piccoli”.
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