Normativa

R404A: completata ogni fase della messa al bando

Dal 1° gennaio 2025 è stato definitvamente proibito l’utilizzo del gas refrigerante R404A anche nelle operazioni di manutenzione degli impianti, ultimo step di una progressiva messa al bando iniziata nel 2020 che ha portato una grande innovazione nel settore della refrigerazione.

Il gas refrigerante R404A è una miscela di refrigeranti, utilizzato principalmente in applicazioni di refrigerazione commerciale e industriale. È composto da tre gas: R125 (44%), R143a (52%) e R134a (4%). Questo refrigerante è stato progettato per sostituire refrigeranti più vecchi e nocivi come l’R502 e l’R22, offrendo prestazioni simili in termini di efficienza. Il R404A è stato impiegato principalmente in diverse applicazioni di refrigerazione a bassa e media temperatura, tra cui sistemi di refrigerazione per supermercati e negozi al dettaglio, impianti di refrigerazione per il settore alimentare e della ristorazione, sistemi di refrigerazione industriale.

L’R404A è stato introdotto sul mercato negli anni ’90 e ha guadagnato popolarità nel corso degli anni 2000 come refrigerante affidabile. Tuttavia, a causa del suo elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP), che supera 3.900, ha cominciato a essere messo sotto esame da vari organismi regolatori. Con la crescente consapevolezza riguardo all’impatto ambientale dei gas fluorurati, l’uso dell’R404A è stato limitato in molte giurisdizioni, e nuove normative, come il Regolamento UE n. 517/2014, hanno portato alla sua graduale eliminazione. Dal 2020, l’R404A non può essere utilizzato nei nuovi impianti, e dal 2025  anche per la manutenzione degli impianti esistenti.

La messa al bando del gas refrigerante R404A è stata stabilita nell’ambito delle iniziative dell’Unione Europea per il controllo e la riduzione dei gas fluorurati, mirate a combattere il cambiamento climatico. La decisione è stata formalizzata attraverso il Regolamento dell’UE n. 517/2014, che fa parte del programma di riduzione delle emissioni di gas serra.

Cronologia dell’R404A

  • 2014: Il Regolamento UE n. 517/2014 è stato adottato, fissando obiettivi di riduzione per i gas fluorurati e pianificando la graduale eliminazione dell’uso di refrigeranti ad alto potenziale di riscaldamento globale, come l’R404A.
  • 2020: Il regolamento ha stabilito che l’R404A non può essere più utilizzato per nuovi impianti, mettendo in atto la prima fase della sua eliminazione.
  • 2025: A partire da quest’anno l’uso dell’R404A è vietato anche per la manutenzione e la ricarica degli impianti esistenti.

Alternative all’R404A

La transizione verso refrigeranti più ecologici e a basso GWP è in corso, con molte alternative disponibili, come l’R448A e l’R452A, che offrono prestazioni simili con un minore impatto ambientale. L’R404A è infatti un refrigerante importante che ha svolto un ruolo significativo nella refrigerazione, ma che è ora in fase di eliminazione a favore di opzioni più sostenibili. Questo refrigerante ha trovato ampio impiego nelle applicazioni di refrigerazione a bassa e media temperatura, sostituendo refrigeranti del passato come R502 e R22. La sua formulazione chimica, una miscela di R125 (44%), R143a (52%) e R134a (4%), contribuisce in modo significativo all’impatto ambientale, rendendolo inadatto agli obiettivi di sostenibilità stabiliti dal Regolamento UE sui gas fluorurati n. 517/2014 e dal recente regolamento n. 573/2024. Il passaggio dall’R404A a refrigeranti più ecologici rappresenta una sfida, ma è essenziale per proteggere l’ambiente. Esistono diverse alternative sostenibili disponibili nel mercato, e con l’adeguato supporto normativo, l’industria della refrigerazione può affrontare questa transizione in modo efficace. Questo cambiamento non solo contribuirà a ridurre le emissioni di gas serra, ma garantirà anche che la qualità e l’efficienza delle soluzioni di refrigerazione siano mantenute, indirizzando il settore verso un futuro più sostenibile e responsabile. Con il divieto dell’R404A, è quindi imperativo passare a refrigeranti con un GWP più basso.

Tra le alternative disponibili, spiccano anche:

R449A: Una soluzione drop-in che richiede minime modifiche agli impianti esistenti. Questa opzione è particolarmente vantaggiosa per le aziende che desiderano ridurre il loro impatto ambientale senza investimenti significativi in nuove attrezzature.

R454C: Ideale per retrofit, presenta un GWP inferiore a 150, rendendolo una scelta ecologica per il futuro della refrigerazione.

In aggiunta a queste opzioni, ci sono anche refrigeranti naturali, tra cui ammoniaca (NH3), anidride carbonica (CO2) e idrocarburi (HC). Questi refrigeranti hanno un GWP pari a zero, rappresentando una soluzione sostenibile ed ecocompatibile.

Recupero di gas R404A e utilizzo di R404A recuperato

Il recupero del gas refrigerante R404A è un’importante pratica di gestione degli refrigeranti che mira a ridurre l’impatto ambientale e a conformarsi alle normative di protezione dell’ambiente. Ecco una panoramica su questo processo e sulle possibilità di utilizzo degli R404A recuperati. Il recupero del R404A si riferisce al processo di estrazione del gas refrigerante da impianti di refrigerazione e condizionamento che devono essere smantellati o riparati. Questo processo è fondamentale per prevenire la fuoriuscita del refrigerante nell’atmosfera, dato il suo elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP).

Fasi del recupero:

  1. Preparazione dell’impianto: Prima di iniziare il recupero, l’impianto deve essere preparato per garantire che il gas possa essere estratto in sicurezza. Questo può includere la disconnessione di componenti e il controllo delle linee di refrigerazione.
  2. Utilizzo di attrezzature adeguate: Si impiegano dispositivi di recupero appropriati per estrarre il refrigerante, garantendo che venga raccolto in modo efficiente e sicuro.
  3. Stoccaggio e trattamento: Il refrigerante recuperato viene stoccato in apposite bombole e successivamente può essere sottoposto a trattamento per rimuovere impurità o umidità.

Utilizzo di R404A recuperato

L’R404A recuperato può essere riutilizzato nelle seguenti circostanze:

  1. Ricarica di impianti esistenti: Il gas recuperato può essere utilizzato per ricaricare sistemi di refrigerazione e condizionamento esistenti, specialmente quando si eseguono lavori di manutenzione. Tuttavia, questo uso è soggetto a normative e standard qualitativi per garantire che il gas sia privo di contaminanti.
  2. Ciclo di recupero: In alcuni casi, il R404A recuperato può essere rigenerato tramite processi chimici o fisici per riportarlo a uno stato utilizzabile, riducendo così la necessità di produrre nuovi refrigeranti, contribuendo così alla sostenibilità ambientale.

È importante sottolineare che il recupero e il riutilizzo di R404A devono avvenire nel rispetto delle normative locali e internazionali relative alla gestione dei refrigeranti. Le leggi attuali impongono requisiti specifici per il recupero, la registrazione e il trattamento dei gas refrigeranti. Il recupero di R404A è una pratica fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e garantire la conformità alle normative. L’utilizzo del refrigerante recuperato contribuisce alla sostenibilità del settore della refrigerazione, riducendo la dipendenza da nuovi refrigeranti e minimizzando le emissioni di gas serra.