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Produzione di energia rinnovabile sul luogo di utilizzo

Filippo Girardi, presidente di Anie: il Superbonus 110% ha stimolato il mercato delle costruzioni ma ora lavoriamo per promuovere la produzione di energia rinnovabile dove si consuma. Promuovere lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile nei siti dove l’energia si consuma rappresenta in questo momento la migliore soluzione che permetterebbe un vero efficientamento del sistema produttivo e ci consentirebbe, in prospettiva, di ridurre il costo energia e la dipendenza dal gas russo.

All’indomani delle dichiarazioni del presidente Draghi alla plenaria del parlamento europeo  sul costo sostenuto dal Paese per il “superbonus 110%”, il presidente di Federazione Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) Filippo Girardi ha commentato: «Sicuramente i bonus edilizi hanno stimolato il mercato delle costruzioni  ma adesso sarebbe necessario che il governo mettesse a disposizione risorse per stimolare gli investimenti verso uno sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili che consentirebbe, in prospettiva, alle nostre fabbriche di produrre utilizzando l’ energia verde autoprodotta».

La linea seguita dal Premier e il Ministro Cingolani volta ad incidere sui tempi delle autorizzazioni degli impianti di rinnovabili è giusta e serve ulteriormente insistere, ma in parallelo il Governo dovrebbe lavorare a misure che incentivino le imprese, e i privati, ad installare o incrementare la produzione di energia da fonte rinnovabile, rendendo competitivo e semplice il cosiddetto auto-consumo.

«In altri termini – ha aggiunto Girardi – bisognerebbe incentivare la produzione fotovoltaica, in modo che la fabbrica si alimenti con l’energia che auto-produce. Spesso tuttavia ci si scontra con vincoli normativi (come ad es. l’autorizzazione paesaggistica in zona industriale o sulle pensiline di un parcheggio) e con tempistiche autorizzative lunghe. In questo caso specifico, per ridurre le tempistiche e andare incontro alle esigenze delle imprese proponiamo di far rientrare tutti i tetti nelle aree idonee, salvo quelli che rientrano in zone vincolate dai beni culturali, permettendo di realizzare gli impianti fotovoltaici in edilizia libera indipendentemente dalla loro potenza, o almeno fino a 1 MW».

Inoltre, la presenza di numerose imprese energivore richiederebbe lo sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici di grande taglia e quindi la possibilità di stipulare contratti PPA (Power Purchase Agreement) di lungo termine a prezzi più vantaggiosi.