Zenit presenta la nuova gamma di stazioni di sollevamento con capacità fino a 18.000 litri.
Le stazioni di sollevamento prefabbricate costituiscono un’efficace soluzione per la raccolta e il rilancio delle acque di scarico verso la fognatura, quando questa risulta irraggiungibile per gravità.
Trovano impiego principalmente nelle aree rurali o pedemontane a bassa densità abitativa sprovviste di una capillare rete di canalizzazione dei reflui e vengono posizionate al di sotto del piano di campagna in modo da facilitare il collegamento al sistema di raccolta delle acque fognarie, piovane e di evacuazione.
In virtù dei loro molteplici vantaggi, le stazioni di sollevamento costituiscono oggi una scelta obbligata per chi desidera una soluzione economica, sicura ed ecocompatibile.
La serie BOX PRO di Zenit è costituita da stazioni di sollevamento in robusto polietilene a media densità di elevato spessore (min. 8 mm – max 18 mm), più resistente di quello ad “alta densità”, soprattutto se utilizzato in ambienti a bassa temperatura. La speciale forma, provvista di nervature, evita la deformazione del serbatoio e garantisce un maggiore “grip” al terreno anche in presenza di acque di falda e di vibrazioni. Le pareti interne, prive di asperità, favoriscono il perfetto svuotamento ed impediscono la formazione di incrostazioni che possono generare cattivi odori e la proliferazione di batteri.
La gamma è composta da quattro modelli: i tipi “M” da 1000 litri e “V” da 2000 litri possono utilizzare una oppure due elettropompe con girante vortex o trituratrice e sono generalmente utilizzati per un impiego poco gravoso in contesti dove è necessaria una media portata.
I tipi “S”, disponibili in 4 versioni di capacità compresa tra 4000 e 9500 litri, e “J”, con un volume utile da 10.000 a 18.000 litri, trovano impiego in impianti di dimensioni medio/grandi in aree densamente urbanizzate. All’interno è alloggiata una coppia di elettropompe sommergibili con girante vortex, trituratrice o monocanale ad ampio passaggio libero.
L’installazione avviene tramite un dispositivo di accoppiamento fissato al fondo per mezzo di viti con guarnizione a tenuta ermetica e barre di rinforzo in acciaio. L’utilizzo del dispositivo di accoppiamento consente il rapido recupero dell’elettropompa in superficie senza ricorrere allo svuotamento del serbatoio.
Ogni stazione è predisposta per l’allacciamento a 3 tubazioni di ingresso reflui da Ø160 mm con fissaggio rapido tramite guarnizioni in NBR, senza l’impiego di prodotti sigillanti. Due bocche di uscita separate da Ø110 mm destinate al passaggio dei cavi elettrici facilitano le operazioni di collegamento al quadro delle elettropompe, dei galleggianti e di eventuali sonde ad ultrasuoni.
Il tubo di mandata può essere DN50 in ABS o DN80-100-150 in ferro duttile con rivestimento interno in malta di cemento, secondo la normativa EN 545:2002, per garantire una maggiore resistenza meccanica ed alla corrosione. Un coperchio carrabile in metallo consente l’installazione anche in zone soggette al transito dei veicoli.
Il funzionamento può essere automatizzato grazie al sistema di controllo tramite galleggianti che comprende anche un allarme anti-tracimazione per un utilizzo ancora più sicuro.
Tutti gli elementi metallici all’interno della stazione di sollevamento sono collegati elettricamente fra loro attraverso una rete equipotenziale alla quale è possibile connettere il conduttore di messa a terra.
Una speciale chiave fornita in dotazione, permette di comandare la saracinesca di mandata dall’esterno attraverso una finestra di ispezione, senza agire sul coperchio principale e semplificando le operazioni di manutenzione.
Sul sito www.zenit.com è disponibile per la consultazione ed il download la brochure informativa.
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