In materia di energia è stato presentato il “Piano d’azione per l’idrogeno”, redatto da Confindustria con il supporto scientifico di Enea.
“Far crescere la filiera nazionale sull’idrogeno potrebbe consentire all’industria italiana di mantenere la propria posizione nel contesto europeo e proseguire a creare valore aggiunto”, Lo ha detto il presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce oggi in apertura dei lavori dell’evento online per presentare il “Piano d’azione per l’idrogeno: Focus Tecnologie Industriali”, redatto da Confindustria con il supporto scientifico dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
“Enea ha messo a disposizione competenze, tecnologie e conoscenze professionali per individuare le reali prospettive, le criticità e i possibili consumi di idrogeno nei diversi comparti industriali, considerando che nella transizione ecologica l’idrogeno deve essere fondamentalmente verde o di ‘colori’ simili”, ha aggiunto Dialuce.
“L’idrogeno è uno dei vettori significativi per la transizione energetica ma dobbiamo lavorare in maniera integrata per capire dove e come intervenire per avere ricadute significative in termini di decarbonizzazione nei tre asset principali di industria, produzione di energia e trasporti”, ha sottolineato Giorgio Graditi, direttore del dipartimento Enea di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, intervenuto all’evento per illustrare le potenzialità dell’idrogeno per l’industria nazionale, in un’ottica di transizione ecologica.
Hanno anche partecipato all’evento, tra gli altri, Aurelio Regina, presidente Gruppo Tecnico Energia di Confindustria, e la responsabile del dipartimento Energia e Clima del Ministero della Transizione Ecologica, Sara Romano. Alla tavola rotonda sono intervenuti rappresentanti di Agens, Anima, Anfia, Assocarta, Assovetro, Federacciai, Federchimica e Unem.
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