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Pompe di calore elettriche: un settore resiliente per l’industria italiana

Assoclima evidenzia l’importanza di accelerare il decoupling del prezzo dell’energia elettrica rispetto a quello del gas, affinché si favorisca l’elettrificazione dei consumi finali e la diffusione delle pompe di calore elettriche. Questo argomento è stato analizzato in uno studio condotto con TEHA. In un contesto generale di difficoltà per il settore manifatturiero italiano, il mercato delle pompe di calore elettriche si conferma come il più resiliente in ambito europeo, sostenuto da una crescente domanda di soluzioni sostenibili e ad alta efficienza energetica.

Secondo le prime rilevazioni disponibili, nel 2024 il mercato italiano delle pompe di calore elettriche registra un calo previsto del solo 3-5% rispetto all’anno precedente, con performance molto diverse tra i vari segmenti. Le pompe di calore aria/aria (mono e multisplit) residenziali, il segmento di mercato predominante per volumi, hanno superato le aspettative, mostrando una crescita a doppia cifra. Questo sviluppo è stato alimentato dalla sostituzione di diverse unità vendute tra il 2004 e il 2009, giunte al termine della loro vita utile, e dall’incertezza sugli incentivi del Bonus Casa nel 2025, che ha accelerato gli acquisti nell’ultimo trimestre del 2024.

Si aggiunge una maggiore consapevolezza degli utenti, emersa durante la crisi del prezzo del gas di tre anni fa, riguardo alla convenienza economica di utilizzare pompe di calore per il riscaldamento. Anche i sistemi VRF, così come le pompe di calore aria-acqua e acqua-acqua dei settori commerciale e industriale, hanno registrato una forte espansione a due cifre. In questi ambiti, infatti, la domanda è rimasta stabile e meno influenzata dagli incentivi. Al contrario, le vendite di pompe di calore aria-acqua e acqua-acqua con potenza fino a 50 kW per il residenziale hanno subito un contraccolpo a causa della sospensione del Superbonus, con un calo stimato tra il 35% e il 40%, riportando il settore ai livelli del 2021.

Secondo Assoclima, per garantire una diffusione capillare delle pompe di calore elettriche, sia in ambito residenziale che industriale, è cruciale accelerare il decoupling del prezzo dell’energia elettrica rispetto al gas. Un’elettricità più competitiva, sostenuta dalla continua espansione delle fonti rinnovabili e, in prospettiva, dall’apporto del nucleare, potrebbe contribuire a dimezzare la quota di energia elettrica prodotta da fonti fossili, rafforzando ulteriormente il percorso di decarbonizzazione.

Le ragioni di questo successo industriale e i vantaggi di una maggiore elettrificazione dei consumi termici sono esplorati nello studio “Il ruolo delle pompe di calore in Italia: stato dell’arte e opportunità di sviluppo” realizzato da The European House Ambrosetti e Assoclima, presentato il mese scorso a Roma. Il documento è disponibile per il download sul sito di Assoclima e rappresenta una fonte importante di analisi per comprendere il ruolo strategico delle pompe di calore elettriche nel futuro energetico del Paese.

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