Il 25 novembre scorso si è tenuto il webinar sul tema “Pompe di calore ad alta temperatura”. Nel corso dell’evento da parte dei partecipanti sono state poste diverse domande ai relatori. Di seguito le risposte elaborate da Cordivari, partner del webinar.
Sussistono controindicazioni per l’uso di pompe di calore con impianti monotubo a radiatori della fine anni ’70 e CT centralizzata?
In genere le distribuzioni monotubo richiedono temperature di mandata maggiori. In questo caso, è da preferire una PDC ad alta temperatura rispetto la classica. Di base non esistono controindicazioni, la situazione va analizzata caso per caso.
Ho la necessità di installare un termoaccumulo di acqua tecnica da 1000 litri per la produzione di ACS con produttore istantaneo e riscaldamento di una piccola zona benessere. il riscaldamento del termoaccumulo è però fatto da una pompa di calore da 30 kW che riscalda una miscela di glicole. Quale termoaccumulo mi consigliate?
Suggeriamo il nostro Puffer, trova la scheda tecnica sul nostro sito o a pag. 330 catalogo “Bollitori – Termoaccumulatori”. Riguardo il produttore istantaneo di ACS, la scelta del modello dipende dalla temperatura dell’acqua tecnica accumulata nel puffer e dalla portata di ACS (45 °C) desiderata. Per portate di ACS non troppo elevate abbiamo il modulo MACS (trova i grafici di portata a pag. 315 del catalogo). Per portate superiori può considerare i moduli MACS in cascata o i moduli PRS (pag. 318). In base alla portata desiderata, qualora sia sufficiente un modulo MACS singolo, potrebbe prendere in considerazione il Puffermas 1 (pag. 366-367 catalogo Bollitori).
Quale materiale dei termosifoni si prestano maggiormente per le pompe di calore?
I radiatori in ghisa sono quelli più critici. I radiatori in alluminio e in acciaio sono più adatti.
Quali sono i macro errori da non fare in fase di realizzazione di un impianto a pompa di calore, in particolare in termini di disposizione dei componenti in centrale?
La pompa di calore ad alta temperatura (R290) deve essere installata esclusivamente all’esterno dell’abitazione e, ove possibile, in una zona completamente sgombra. Dovranno essere rispettate le distanze minime di installazione indicate nel manuale d’uso. Nessun ostacolo deve impedire la circolazione dell’aria. Scegliere un luogo di installazione protetto dai venti forti.
Quali prodotti consigliate per realizzare un impianto centralizzato nuovo, in condominio da 19 appartamenti (60 mq ciascuno)? In particolare, vorrei prevedere n.4 pompe di calore in cascata R290 in alta temperatura e ACS centralizzata. Il fabbisogno totale del condominio è di 50 kW di potenza.
È possibile collegare in parallelo fino a 3 pompe di calore Vestalis. Quindi, considerando il generatore da 16 kW, possiamo raggiungere 48 kW nominali totali. Riguardo la scelta del volano, si consiglia un modello adatto per il caldo e per il freddo con un volume minimo di 300 litri. Per quanto riguarda il bollitore, in base ai consumi medi si consiglia un volume di accumulo di ACS almeno pari a 3000 litri (considerando 19 appartamenti con due bagni). Una possibile soluzione potrebbe essere n°1 vaso inerziale modello 3000 accoppiato ad uno scambiatore a piastre ispezionabili per caricare di ACS il bollitore.
Qual è indicativamente la differenza di rendimento tra una caldaia a condensazione e una pompa di calore?
Per le pompe di calore, i valori di rendimento (COP e EER) variano sensibilmente al variare della temperatura dell’aria esterna e della temperatura di mandata dell’acqua all’impianto. Nel caso specifico della Vestalis, sul nostro sito è possibile scaricare un fascicolo che mostra i valori di COP per svariate temperature dell’aria esterna e di mandata all’impianto.
Qual è il Dt* per l’efficenza della pompa di calore nei radiatori, inteso come temperatura acqua ingresso e uscita? ‘
Con le pompe di calore, si consiglia sempre l’installazione di un volano collegato come separatore idraulico. In questo modo abbiamo due circuiti, quello primario (dalla pompa di calore al separatore) che lavora con salto termico 5°C circa e il secondario (dal separatore ai terminali di impianto) che lavora tendenzialmente con salti di temperatura di circa 10°C.
*(per Dt si intende ‘potenza erogata/portata ideale’)
Qual è la regola per dimensionare in prima approssimazione il serbatoio volano in base alla potenza?
Almeno 6 litri/kW.
Quanto incide la temperatura esterna in zone di montagna, in zona climatica “F”? Da mie informazioni il “COP” precipita con temperature molto rigide.
La temperatura esterna incide molto sul COP. Nel caso specifico della Vestalis, sul nostro sito è possibile scaricare un fascicolo che mostra i valori di COP per svariate temperature dell’aria esterna e di mandata all’impianto.
Ho installato pompa di calore con R290 Cordivari: in termini di consumi e comfort dell’utente finale, conviene produre acs con boiler a pompa di calore o usare un boiler con serpentino?
Se i componenti sono correttamente dimensionati, sono entrambe soluzioni valide. Qualora si scelga un bollitore con serpentino, si consiglia di verificare la potenza massima scambiabile dallo scambiatore e la perdita di carico alla portata di progetto.
Con la pompa di calore abbiamo un Dt pari a 5 °C mentre con impianto con caldaia a gas metano abbiamo un DT pari a 10°C o anche di più. Questo vuole dire raddoppiare la portata di acqua a parità di potenza termica?
Questo si verifica solo sul circuito primario (dalla pompa di calore al separatore idraulico). Ad esempio, nell’ipotesi di riscaldamento con ventilconvettori, sul circuito secondario continueremo a lavorare con salti termici indicativamente di 10 °C.
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