Progetti

Palazzo dell’Enofila di Asti con climatizzazione Wavin in due palestre

Climatizzazione ideale nelle due nuove palestre che sorgeranno nel Palazzo dell’Enofila di Asti grazie a Wavin Italia.

Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per la climatizzazione nel settore edilizio e nelle infrastrutture, è stata protagonista della realizzazione di due nuove palestre all’interno del Palazzo dell’Enofila di Asti, con l’installazione di un impianto di riscaldamento e raffrescamento con pannelli radianti a pavimento.

Rimasta vuota e inutilizzata da parecchi anni, seppur in passato aveva ospitato manifestazioni cittadine tra le più importanti, il palazzo dell’Enofila è uno tra gli edifici storici della provincia piemontese, costruita nel 1872 per volontà del Prefetto per diventare lo stabilimento della “Società Enologica Astigiani”. Nel 1906 l’immobile viene acquistato dalla Società Vetraria Federale Operaia e trasformato in una vetreria, impegnata nella produzione di bottiglie. Successivamente la struttura diventa di proprietà del Comune di Asti, che avvia un’importante riqualificazione e la trasforma in un polo culturale e nella sede di diversi eventi cittadini. A maggio prendono invece il via i lavori per la creazione di due nuove palestre da 900 mq ciascuna, che comprenderanno 2 campi da basket e 2 campi da pallavolo, in aggiunta ai campi di allenamento e che, secondo le parole del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Asti, Stefania Morra, garantiranno “nuovi spazi per lo sport e nuovi spazi per i giovani”.

Trattandosi di un rifacimento ex novo, il progettista nella definizione del sistema per la climatizzazione invernale ed estiva ha optato per una soluzione impiantistica che conciliasse la necessità di offrire un comfort abitativo ottimale e la massima versatilità rispetto alle esigenze di cantiere del palazzo dell’Enofila. Non è un caso che la scelta sia ricaduta sul sistema radiante a pavimento Compact Basic, particolarmente indicato per gli edifici con carichi termici standard o con variazioni contenute degli stessi, e realizzato utilizzando massetti tradizionali in sabbia o cemento, di spessore minimo di 40/45 mm sopra il tubo, o eventualmente con massetti a base di solfato di calcio e di spessore minimo di 30/35 mm sopra il tubo.

Il pannello Compact Basic è provvisto superficialmente di un film in polistirene accoppiato a caldo in un’unica struttura omogenea e compatta, in grado di garantire i livelli di resistenza meccanica e termica ottimali. Il pannello è adatto per la posa con interasse multiplo di 50 mm e offre nocche perimetrali, opportunamente dimensionate, che permettono il collegamento rigido per la sovrapposizione dei lati, assicurando un perfetto allineamento e accoppiamento tra i pannelli stessi ed eliminando ogni possibilità di formazione dei ponti termici.

L’installazione del sistema è stata affidata alla Ital-Impianti di Cirié, paese in provincia di Torino, che ha iniziato come da prassi con la posa del giunto perimetrale e dei pannelli Compact Basic, partendo dalle pareti laterali dei vari locali e agganciando un pannello all’altro tramite il sistema di fissaggio laterale previsto. Complessivamente, per coprire l’intera superficie delle due nuove palestre, sono stati posati 1.640 metri quadrati di pannelli 1.200 x 700 millimetri con spessore da 50 millimetri. Successivamente, l’impresa ha iniziato a posare il tubo multistrato Polysuper Basic in PE-Xa a 5 strati con diametro da 17 millimetri, all’interno delle nocche presenti sui pannelli, e a realizzare i vari circuiti che compongono il sistema. In conclusione è stato gettato il massetto in cemento addittivato con Fluterm, un prodotto liquido di sintesi a base di polimero sulfonato idrosolubile, progettato per ridurre l’acqua di impasto e per accelerare lo sviluppo delle resistenze meccaniche. Dopo aver effettuato le prove di riscaldamento, come da norma UNI 1264, si è provveduto alla posa del rivestimento finale del pavimento.

“Collaboriamo da diverso tempo e con grande soddifazione con Wavin Italia -spiega Michele Giarnera, titolare della Ital-Impianti– non è un caso che, una volta venuti a conoscenza della volontà del progettista di predisporre un intervento migliorativo all’interno del sito, come l’installazione di un impianto di riscaldamento radiante a pavimento, ci siamo subito affidati all’esperienza di questa azienda. La posa del sistema non ha comportato particolari criticità, anche se l’ampiezza importante dei locali ha reso il lavoro ancora più impegnativo e richiesto tempi piuttosto lunghi (3 settimane per avere il sistema finito) e l’impiego in concomitanza di tre persone”.