Il gruppo industriale Olimpia Splendid ha registrato un incremento di circa il 10% del fatturato, forte degli investimenti degli ultimi anni in internazionalizzazione e innovazione. Pubblicato anche il primo bilancio di sostenibilità, che ufficializza il percorso dell’azienda verso la carbon neutrality.
Il bilancio consolidato di esercizio 2021, approvato dall’assemblea dei soci, parla di un anno positivo per il gruppo industriale specializzato nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni per climatizzare, riscaldare e trattare l’aria di casa. Olimpia Splendid ha chiuso l’anno con un incremento del 10% nel fatturato consolidato, passato da 84,3 a 93,4 milioni di euro, con un 46% dei ricavi provenienti dall’estero e un EBITDA che si attesta all’8,7% (8,1 milioni di euro).
Le performance registrate sono il frutto degli importanti investimenti, approvati per il piano triennale 2021-23, in innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità. Sul fronte della crescita oltre confine, il 2021 ha visto l’apertura della settima filiale estera di Olimpia Splendid, ad Hannover in Germania, che si affianca alle ormai storiche sedi europee di Madrid e Parigi e a quelle di New York (USA), Itajaì (Brasile), Melbourne (Australia) e Shanghai (Cina). “L’esperienza ci ha insegnato che la presenza diretta sui mercati per noi più strategici è un booster importante per la notorietà del brand, perché permette di incrementare la qualità e la rapidità del servizio offerto sul mercato” – spiega Marco Saccone, Managing Director di Olimpia Splendid.
Importanti anche gli investimenti degli ultimi anni sul fronte della sostenibilità. Da sempre al centro dello sviluppo di Olimpia Splendid – che ha fondato il proprio business sul comfort in pompa di calore, tra le tecnologie più efficienti per ridurre e decarbonizzare i consumi energetici del settore residenziale – l’impatto ambientale dell’azienda è oggi oggetto di un rigoroso monitoraggio, finalizzato a raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto al Green Deal europeo. “Con il 2019 come base di partenza, prevediamo di ridurre il nostro impatto ambientale del 15% entro il 2023 e del 30% entro il 2026, raggiungendo l’obiettivo di medio-termine di dimezzamento della carbon footprint nel 2030. La pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità è la testimonianza di quanto questo percorso sia concreto e centrale nel nostro piano di sviluppo” continua Marco Saccone.
Con la partecipazione attiva delle risorse umane dell’azienda, Olimpia Splendid intende raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica lavorando sia a livello di prodotto che di processo produttivo. Già oggi lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche è basato su metodologia LCA (Life Cycle Assessment) per analizzare l’impronta ambientale dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita e la ricerca è orientata verso materiali facilmente riciclabili, soluzioni che prolungano la durata dei prodotti e refrigeranti con il più basso impatto sull’effetto serra oppure rigenerati. Anche il processo produttivo è oggetto di continui investimenti in innovazione tecnologica. Il polo Olimpia Splendid nel cuore della Franciacorta (a Cellatica, Brescia) è stato infatti progettato seguendo i principi della Smart Factory: alimentato per il 50% da energia auto-prodotta, è caratterizzato da un’elevata efficienza produttiva che ha consentito nel 2021 di ridurre la propria intensità energetica (ovvero il rapporto tra il consumo di energia e l’output prodotto), nonostante il forte incremento della produzione.
“Il 2021 è stato un anno molto positivo e anche il primo semestre del 2022 ci ha dato grandi soddisfazioni con un’importante crescita del fatturato sui principali mercati.” – conclude Roberto Saccone, Presidente – “Il nostro orgoglio è di aver raggiunto questi risultati in uno scenario di mercato complesso, con grandi opportunità, come gli incentivi statali italiani, ma anche forti minacce, come l’incremento del costo delle materie prime e dei noli marittimi, i problemi di approvvigionamento e una congiuntura che è diventata difficile. Gli investimenti fatti per l’innovazione di prodotto, l’evoluzione tecnologica manifatturiera in ottica di una maggior sostenibilità e il consolidamento della presenza sui mercati esteri sono stati fondamentali per la crescita dell’azienda in questo biennio e continueranno ad orientare la strategia futura.”
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