Dialogo aperto tra UE e India. Scambio di buone pratiche per la salvaguardia del clima, argomento mai come oggi d’attualità: gli uragani sferzano l’America centrale e settentrionale, la siccità aumenta in Africa e la superficie ghiacciata dei Poli non è mai stata ai minimi termini come nell’estate appena trascorsa.
Alla presenza di Ministri, alti funzionari della Repubblica dell’India e dell’Ambasciatore dell’Unione Europea in India e Bhutan, si è svolto a New Delhi il 12° Sustainability Summit. Marco Buoni, Segretario Generale dell’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo, a nome di tutte le associazioni dei Tecnici del Freddo europee è intervenuto alla conferenza, precisamente nella sessione “Green Cooling and sustainable refrigeration”, presieduta da Cornelius Rhein, Officer della Sezione DG Clima della Commissione Europea.
“L’industria può fare molto” – ha dichiarato Marco Buoni – “particolarmente quella del settore Refrigerazione e Condizionamento che ha utilizzato, e in parte utilizza ancora, potenti gas che causano effetto serra e cambiamenti climatici e che consuma il 17% dell’energia elettrica mondiale.”.
La sessione ha affrontato i possibili risultati della cooperazione UE-India nella riduzione di emissioni dannose.
Lo stato asiatico è tra le nazioni più inquinanti del pianeta ed è inoltre emersa una forte necessità di reperimento di risorse, oltre che una carenza di formazione e qualificazione che, garantendo una manutenzione di livello, potranno sostenere il paese nella transizione verso le produzioni green, ottenendo benefici ambientali e sociali attraverso un processo di professionalizzazione.
La sessione ha esplorato ulteriormente le possibilità di lavoro comune tra UE e India per attuare l'emendamento di Kigali e il Paris Agreement sui cambiamenti climatici e quale ruolo la cooperazione internazionale possa svolgere.
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