La psicoterapeuta Merici: “Stress energetico è la paura di modificare le nostre abitudini sui consumi energetici genera resistenza perché spesso il cambiamento è associato al disagio e alla rinuncia alle comodità”.
Il ritorno alla vita quotidiana dopo le ferie estive è da sempre motivo di forte stress. Ma in questo horribilis 2022 la cosiddetta “sindrome da post vacanze” ha un’ulteriore aggravante: lo stress energetico correlato, ovvero la condizione di malessere fisico, psicologico o sociale causato dal perdurare di richieste pressanti e urgenti di cambiamento, in particolare di riduzione, delle proprie abitudini di consumo energetico. Fenomeno già evidenziato nel 2019 dal filosofo ambientale Glenn Albrecht che definì l’ecoansia come “la sensazione generalizzata che le basi ecologiche dell’esistenza siano in procinto di crollare”.
“La crisi energetica sta diventando sempre più un’emergenza economica e sociale” spiega Fabio Stefanini, general manager di Otovo Italia, marketplace dedicato alla vendita online di pannelli fotovoltaici per il mercato domestico. La startup, nata in Norvegia nel 2016, è presente anche in Italia da oltre 1 anno. “Dobbiamo impegnarci quotidianamente per ricavare dalle fonti rinnovabili molta più energia di quella che ricaviamo attualmente, sviluppando tutte le tecnologie necessarie. Mai come in questo momento l’energia solare rappresenta una valida alleata contro il rincaro vertiginoso dei costi in bolletta poiché offre a molte famiglie di perseguire sempre più facilmente un’indipendenza energetica con il proprio autoconsumo”.
Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, le produzioni da fonte fotovoltaica quest’anno hanno raggiunto valori da record per il mese di luglio (3,5 miliardi di kWh), rappresentando circa il 36% della generazione rinnovabile complessiva. “Noi di Otovo – conclude Stefanini – crediamo fermamente che le energie rinnovabili siano l’unico vaccino contro lo stress energetico, ed è per questo motivo che il nostro obiettivo è quello di installare più impianti fotovoltaici possibili sul tetto di tutti gli italiani”.
L’impennata del costo dell’energia ci costringe a ridurre i consumi per far fronte ai rincari in bolletta. Nella mente di tutti noi si materializza uno scenario poco rassicurante costellato da provvedimenti drastici, come la riduzione delle temperature negli uffici o delle ore di illuminazione, con molte incognite legate alla sicurezza.
“Il rientro dalle vacanze quest’anno risulta particolarmente stressante in termini emotivi” – spiega Ilaria Merici, psicologa psicoterapeuta. “La preoccupazione di modificare le nostre abitudini sui consumi di acqua, elettricità e gas, genera automaticamente resistenza perché il cambiamento è associato al disagio e alla rinuncia alle comodità. L’incertezza economica e politica aggrava ulteriormente la situazione perché sentiamo il peso di cambiamenti che comporteranno nuove abitudini: credo sia nostra responsabilità fare ognuno la propria parte per affrontare questa nuova difficoltà. Aspettiamo di vedere i risultati prima di preoccuparci e restiamo aperti alla possibilità che non sia così difficile come lo immaginiamo”.
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