Attualità

La Buona Geotermia

La “Carta della Buona Geotermia” o “Carta di Abbadia San Salvatore” fa finalmente tappa nel luogo dal quale prende il nome. Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, infatti, il Cinema Teatro Amiata di Abbadia San Salvatore (SI) ospiterà una due giorni dedicata all’approfondimento del tema Geotermia

La volontà alla base di quest’iniziativa è quella di portare a un tavolo comune il meglio della ricerca, delle aziende nazionali impegnate a dare un volto nuovo alla geotermia (per renderla davvero rinnovabile ma soprattutto pulita) e i comitati di cittadini che in questi anni si sono organizzati a difesa della salute dell’intera comunità.

Otto i punti principali della Carta. Prediligere i piccoli e micro impianti, quelli compresi tra i 100 kW e i 5 MW, al posto delle centrali di grande taglia, per massimizzare l’uso complessivo dell’energia elettrica e del calore residuo (dalla generazione alla cogenerazione).

Realizzare impianti obbligatoriamente a totale re-iniezione sia di fluidi geotermici sia dei gas incondensabili, al fine di ottenere impatto zero sull’atmosfera.

Favorire le condizioni che portino, nei prossimi anni, verso la riconversione dell’attuale geotermia inquinante (in particolare nelle aree del Monte Amiata) in una “geotermia sostenibile”, attraverso l’adozione di cicli integrati e/o combinati.

Puntare sull’utilizzo di un unico pozzo sia per l’estrazione del fluido geotermico che per la sua reimmissione nel sottosuolo, minimizzando l’impatto paesaggistico e lo spazio occupato dalle nuove centrali anche nelle taglie maggiori.

Inserimento ambientale dei nuovi impianti sulla base di criteri paesaggisticamente condivisi, evitando l’inquinamento acustico e preferendo ubicazioni parzialmente interrate.

Studio e sperimentazione dello scambio in pozzo, realizzando un modello di micro-impianto replicabile che adotti soluzioni scientificamente ineccepibili.

Obbligo di controllo e validazione delle tecnologie di realizzazione dei pozzi che, seguendo i criteri internazionalmente adottati, devono impedire ogni scambio tra falde diverse preservando così la falda acquifera superficiale da ogni forma di contaminazione, in particolare da parte dei fluidi geotermici contenuti nelle falde profonde.

Implementazione di un “Osservatorio di controllo” che preveda la partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni locali, attivo sia nella fase di realizzazione che in quella di esercizio.

“Se vogliamo progressivamente superare la nostra dipendenza dai combustibili fossili (spesso ci si dimentica che l’alternativa principale alle rinnovabili resta ancora il petrolio), nei prossimi anni, ma se possibile nei prossimi mesi, concetti come quello di Smart Grid e Smart City, Riciclo, Casa Ecologica, dovranno essere uno dei temi fondamentali dell’agenda politica”, commenta il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi. “Ci stiamo lavorando e continueremo a lavorarci. La due giorni dedicata alla Carta di Abbadia sulla 'Buona Geotermia' sarà soltanto una tappa di un percorso molto più lungo ed elaborato, ma resta un processo divulgativo e partecipativo per capire, conoscere e far conoscere il fenomeno, dalle centrali flash a quelle di ultima generazione a basse e medie entalpie, non di una presa di posizione.”

Organizzatore dell'evento è Giga (Gruppo Informale per la Geotermia e l'Ambiente), Coordinamento Free, Ecofuturo in collaborazione con Comune di Abbadia San Salvatore,Unifi DST