L’Analisi ENEA del III trimestre segna un aumento delle rinnovabili (+8%) e dei consumi (+2%), mentre il calo delle emissioni si arresta (-1%).
La produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia continua a crescere, con un aumento dell’8%! Sebbene questo sia un buon segnale, è molto meno rispetto al +25% della prima metà del 2024. Anche i consumi energetici stanno aumentando, ma solo del 2%. Tuttavia, si nota una frenata nel calo delle emissioni di CO2, che ora scendono solo dell’1% rispetto al -7% del primo semestre dell’anno. Questi dati emergono dall’Analisi ENEA del sistema energetico nazionale per il terzo trimestre 2024, che mostra anche un deterioramento della sicurezza energetica, con l’indice ISPRED ai minimi storici. Ciò significa che gli obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2030 sono ancora lontani.
Francesco Gracceva, ricercatore ENEA, spiega che la ripresa dei consumi è stata trainata soprattutto dai trasporti e anche dall’uso intensivo dei climatizzatori durante l’estate. Tuttavia, i consumi dell’industria sono in calo, segnando il decimo trimestre consecutivo di diminuzione. Questo è influenzato dalla crisi economica in Germania e dai prezzi elevati dell’energia.
La buona notizia è che nel settore elettrico ci sono segnali positivi: la produzione da fonti fossili è scesa al 46%, un nuovo minimo storico. Purtroppo, nei settori non-ETS (come terziario, residenziale e trasporti), le emissioni sono aumentate del 2%. Gracceva avverte che la situazione è preoccupante, poiché la traiettoria attuale delle emissioni in questi settori è mai stata così distante dagli obiettivi del 2030. Nei prossimi sei anni, sarebbe necessario ridurre le emissioni di almeno il 5% all’anno per raggiungere i target stabiliti. Inoltre, la crescita delle rinnovabili è inferiore a quanto previsto nel recente Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Analizzando le fonti di energia, nel terzo trimestre si è registrato un calo notevole del carbone (-40%), ma i consumi di petrolio e gas sono aumentati. In Europa, la situazione è simile: i consumi di carbone sono scesi del 20% e quelli di gas del 5%, mentre la produzione di energia da rinnovabili è salita di circa il 15%.
Infine, sui mercati dell’energia all’ingrosso, il prezzo del gas ha ripreso a salire, aumentando del 7% rispetto all’anno scorso, e si attesta sopra i 40 €/MWh da ottobre. Le borse elettriche europee hanno visto un calo generale dei prezzi rispetto a un anno fa, con l’eccezione dell’Italia, dove i prezzi sono aumentati del 5%.
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