Per far fronte all'emergenza coronavirus (Covid-19), l’azienda bresciana da ieri ha iniziato la produzione del kit 3D per trasformare la maschera da snorkeling di Decathlon in un respiratore. Questa mattina, dopo solo 13 ore, ha consegnato le prime coppie di raccordi.
Dopo che la protezione civile ha chiesto la realizzazione urgente di 500 kit di per convertire la maschera Easybreath da snorkeling di Decathlon in maschera respiratore d’emergenza, l’azienda bresciana IVAR ha subito accolto l’appello.
Grazie alla stampante 3D da qualche tempo installata nella propria sede, IVAR ha potuto dare l’avvio alla produzione di quanto richiesto in questo stato di emergenza e oggi ha consegnato 21 coppie di raccordi.
«Quando sabato sera, 21 Marzo, abbiamo appreso la notizia della geniale idea di Isinnova per trasformare la maschera subacquea di Decathlon in un respiratore, ci siamo subito attivati segnalando la disponibilità di IVAR a produrre in serie i due raccordi con la nostra stampante 3D (HP Jet Fusion 540 3D Printer)» – dice Paolo Bertolotti, AD di IVAR SpA – «Grazie ai file dei disegni gratuitamente scaricabili dal sito Isinnova, già domenica pomeriggio eravamo operativi: insieme al nostro Responsabile Tecnico Ing. Mario Contini, al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Andrea Scalvini e al progettista del 3D Lab Fabio Cavagnini abbiamo ottimizzato l’area di stampa per riuscire a stampare 21 coppie (Charlotte + Dave). Questa mattina, dopo 13 ore, le prime 21 coppie di raccordi erano pronte e mentre ci rechiamo a portare il materiale a Brescia presso la sede di Isinnova abbiamo mandato in stampa un nuovo lotto, ancora più ottimizzato, che permette la stampa di 30 coppie in contemporanea. Ci siamo sentiti subito in dovere di collaborare dando il nostro piccolo aiuto in questa gravissima emergenza che ci colpisce così da vicino, così come hanno fatto altre numerose aziende bresciane.
Solo con l’aiuto di tutti si riescono ad affrontare emergenze come queste, ma rimangono fondamentali i comportamenti responsabili delle persone. Il mio invito è quindi quello di rimanere a casa ed eliminare i contatti che portano alla diffusione di questo maledetto coronavirus» – conclude Bertolotti.
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