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Italian Geothermal Forum: l’importanza della geotermia per la transizione energetica

Il recente Italian Geothermal Forum, tenutosi il 11 e 12 marzo presso l’Auditorium della Tecnica di Roma, ha messo in luce il potenziale inespresso della geotermia in Italia, considerata un elemento cruciale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione del Paese.

L’evento, organizzato da In Fieri e Mirumir, ha visto la partecipazione di importanti relatori e stakeholders del settore energetico, che hanno discusso strategie e alleanze per promuovere lo sviluppo della geotermia.

In apertura, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato che la geotermia potrebbe contribuire fino al 10% della produzione elettrica prevista per il 2050, valorizzando anche solo il 2% del potenziale geotermico presente nei primi 5 km di profondità del territorio italiano. “La geotermia rappresenta la chiave di volta per il raggiungimento dei target europei di decarbonizzazione e per una crescita sostenibile del Paese, contribuendo a ridurre le bollette per famiglie e imprese”, ha affermato Pichetto Fratin.

L’incontro ha visto la partecipazione di relatori prestigiosi come Philippe Dumas, Segretario Generale dell’European Geothermal Energy Council (EGEC), che ha evidenziato la possibilità di triplicare la capacità geotermica europea nei prossimi anni, a patto di adottare misure chiare e un quadro legislativo più snello. Paolo Angelini, Amministratore Unico di In Fieri, ha messo in risalto che la geotermia può essere implementata praticamente ovunque, e ha espresso ottimismo sulla sinergia tra i vari attori del settore.

L’Italian Geothermal Forum ha anche affrontato la necessità di attrarre capitali privati e stabilire contratti a lungo termine per sostenere gli investimenti nel settore, alcuni dei quali sono stati esemplificati dai dati che pongono l’Italia come l’ottavo Paese al mondo e il primo in Europa per potenza geotermica installata, superando i 900 MegaWatt di capacità e una produzione annua di circa 6,1 TeraWattora.

Nei giorni successivi all’evento, si prevedono ulteriori discussioni con la partecipazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nonché del Direttore Generale dell’ENEA e del Presidente del GSE, per esaminare i piani di sviluppo del settore e le opportunità di incentivazione.

Le sessioni di dibattito continueranno a toccare temi cruciali come la politica energetica, il teleriscaldamento, le pompe di calore e l’utilizzo dei minerali strategici derivati dalle brine geotermiche, costruendo un quadro strategico necessario per il futuro della geotermia in Italia. Questo evento ha quindi rappresentato non solo una piattaforma di confronto, ma un passo fondamentale verso il riconoscimento e la valorizzazione della geotermia come un pilastro della transizione energetica del Paese.