
In un’intervista con Marco Matteo Stefani, AD di Haier, si è parlato dei vent’anni di attività dell’azienda in Italia, i progressi tecnologici nel settore climatizzazione e gli obiettivi per il futuro, con particolare attenzione a gas refrigeranti, incentivi fiscali e al ruolo di installatori e progettisti.
Sistemi completi per il comfort eco-sostenibile
“Ci stiamo concentrando su prodotti integrati, in particolare nella combinazione di sistemi di fotovoltaico e pompe di calore. La nostra missione non è solo la vendita di prodotti fine a sé stessi, ma anche e soprattutto fornire un sistema completo per le case eco-sostenibili, ottimizzando i consumi e collaborando con le nuove comunità energetiche”. Così Marco Matteo Stefani sintetizza l’attività e gli obiettivi di Haier nel settore della climatizzazione in cui l’azienda svolge un ruolo da protagonista. Uno degli aspetti più significativi del contributo dell’azienda alla climatizzazione è la capacità di sviluppare sistemi di condizionamento dell’aria che non solo migliorano il comfort, ma anche l’efficienza energetica. Grazie a soluzioni intelligenti e al design innovativo, questi sistemi riducono il consumo energetico. Tutto questo grazie al costante investimento in ricerca e sviluppo che oltre al prodotto si allarga alla gestione dei sistemi e all’assistenza tecnica.
Com’è iniziata l’attività di Haier in Italia e quali sono stati i passi più significativi in questi vent’anni?
“Haier è presente in Italia dal 2002, anno in cui ha acquisito l’azienda distributrice che già gestivamo insieme a Oliviero Zanella. Questa operazione ci ha permesso di costruire l’attuale struttura aziendale. Abbiamo iniziato con il canale ITS, per poi espanderci al canale elettrico e, nel 2017, al retail. Un momento cruciale è stato il 2009, con l’introduzione del Super Match: una rivoluzione che ha semplificato la gestione del magazzino, grazie alla compatibilità delle unità esterne con tutta la gamma di unità interne. Questo ha dato un forte impulso alla nostra crescita, incrementando significativamente la quota di mercato.”
Come si esplica l’attività di ricerca e sviluppo tecnologico dei vostri prodotti?
“Il nostro ramo di ricerca e sviluppo tecnologico è curato direttamente dalla nostra casa madre in Cina, ma per quanto riguarda l’IoT ad esempio, sono state stanziate risorse specifiche in Europa. La nostra piattaforma, chiamata hOn, dal nostro punto di vista rappresenta una proiezione verso il futuro. Lo strumento consente agli utenti di gestire più prodotti attraverso un’unica app. Questo ci aiuta a garantire ai consumatori l’accesso a funzioni innovative per ottimizzare i consumi energetici, importanti in un’epoca di crescente attenzione alla sostenibilità.”
Come ha influenzato il settore la questione dei gas refrigeranti?
“Abbiamo assistito a consistenti cambiamenti nei refrigeranti utilizzati. Siamo passati dall’R22 all’R407C, poi all’R410A e ora all’R32. Attualmente, ci siamo posti l’obiettivo di sviluppare prodotti con R290, ma in questo ambito dobbiamo affrontare sfide normative legate all’infiammabilità che naturalmente sollevano domande su come e dove possiamo installare questi sistemi.”
Potrebbe condividere le sue riflessioni sugli attuali incentivi fiscali?
“Negli anni, la nostra azienda è cresciuta in un mercato autonomamente sostenibile, senza fare eccessivo affidamento sugli incentivi esterni, che restano comunque fondamentali per sensibilizzare il pubblico sulle innovazioni tecnologiche, come le pompe di calore e il fotovoltaico con accumulo.
Oggi siamo protagonisti in un mercato delle pompe di calore ormai consolidato, con volumi compresi tra i 5.000 e i 6.000 pezzi al mese. Questo ci permette di pianificare con serenità nuovi investimenti mirati ed economicamente sostenibili.”
Qual è il ruolo di installatori e progettisti nell’evoluzione del settore?
“Vedo un cambiamento generazionale in corso: i nuovi installatori e i giovani progettisti sono più curiosi e propensi a studiare e applicare soluzioni tecnologiche innovative. C’è ancora margine di crescita nelle conoscenze specialistiche, anche tra i professionisti più esperti, a conferma dell’importanza di un aggiornamento continuo. Oggi, saper integrare in modo efficiente la pompa di calore all’interno di un sistema di ventilazione, raffreddamento e riscaldamento è un fattore chiave per il successo di qualsiasi impresa.”
Cosa si può fare per migliorare la formazione dei professionisti nel settore HVAC?
“Si tratta di rendere la formazione meno teorica e più pratica. La formazione dovrebbe consentire alle persone di confrontarsi maggiormente con le esperienze sul campo, affinché apprendano un approccio pragmatico ai problemi comuni che sorgono.”
Quali sono le aspettative future per Haier nel settore della climatizzazione?
“Ci stiamo concentrando su prodotti integrati, in particolare nella combinazione di sistemi di fotovoltaico e pompe di calore. La nostra missione non è solo la vendita di prodotti fine a sé stessi, ma anche e soprattutto fornire un sistema completo per le case eco-sostenibili, ottimizzando i consumi e collaborando con le nuove comunità energetiche.2
Tempo addietro avete presentato un’unità interna di rapidissima manutenzione in un evento al museo Alfa Romeo di Arese. Come ha accolto questo prodotto il mercato?
“Chi ha avuto modo di testare il prodotto ha fornito feedback estremamente positivi. Allo stesso tempo, per rispondere al meglio alle diverse esigenze impiantistiche, continueremo a sviluppare soluzioni sempre più compatte, garantendo maggiore flessibilità e adattabilità. Per noi è fondamentale promuovere l’idea che l’installatore giochi un ruolo chiave nel comunicare al cliente i vantaggi del prodotto finale.”
In che modo è cambiato il ruolo degli installatori nel mercato odierno?
“Oggi gli installatori sono diventati figure sempre più specializzate. Devono affrontare quotidianamente sfide complesse legate non solo alla tecnologia dei climatizzatori, ma anche all’integrazione di sistemi elettrici, termici e di regolazione automatica. Al giorno d’oggi gli installatori devono acquisire competenze in diversi ambiti per rispondere a tutte le esigenze del mercato moderno.”
Ha menzionato che ci sono nuove competenze richieste. Quali sono?
“Le competenze richieste spaziano dall’ambito elettrico a quello idraulico, fino alla regolazione dei sistemi. Per questo, la formazione è fondamentale affinché ogni professionista sappia gestire correttamente macchine e impianti. Le aziende dovrebbero intensificare la collaborazione con scuole e istituti tecnici, formando i futuri installatori già durante il loro percorso di studi. Oggi gli installatori affrontano sfide complesse, che vanno oltre l’aspetto tecnico. Tra queste, la burocrazia spesso complicata e ridondante, la necessità di restare aggiornati su normative in continua evoluzione e l’integrazione delle nuove tecnologie. Inoltre, garantire la sostenibilità nel ciclo di vita degli impianti richiede tempo e risorse, ma rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire, offrendo un vantaggio concreto all’utente finale.”
Come vede la distribuzione di prodotti nel futuro del settore HVAC?
“La distribuzione nei prossimi anni dovrà specializzarsi ulteriormente. I grossisti giocheranno un ruolo fondamentale come partner strategici per gli installatori. Non si tratterà più solo di vendere un prodotto, ma di fornire un servizio completo, supportando l’installatore in tutte le fasi, dalla consulenza alla logistica.”
E riguardo alle nuove tecnologie, quali sono le innovazioni più promettenti che sta osservando?
“Le innovazioni più promettenti includono sistemi di monitoraggio avanzati basati sull’intelligenza artificiale, che possono analizzare i dati in tempo reale per ottimizzare il consumo energetico. Inoltre, i sistemi di climatizzazione modulari e le pompe di calore aria-acqua stanno guadagnando importanza, soprattutto nel contesto di ristrutturazioni green.”
Ha menzionato diversi aspetti riguardanti l’innovazione e il cambiamento. Come può l’industria reagire a questo cambiamento per adattarsi al mercato attuale?
“L’industria deve essere pronta ad adattarsi rapidamente e a investire in ricerca e sviluppo. È cruciale che le aziende comprendano le esigenze dei clienti finali e siano disposte a innovare continuamente i loro prodotti per rimanere competitive. Al contempo, un dialogo aperto con installatori e progettisti può portare a soluzioni migliori e più adatte alle sfide del mercato.”
Infine, quali sono le strategie di Haier per affrontare le sfide future e mantenere la competitività?
“Le nostre strategie includono il potenziamento della formazione per gli installatori, il miglioramento delle nostre piattaforme IoT e il rafforzamento della nostra rete di distribuzione. Vogliamo essere non solo fornitori di prodotti, ma anche partner strategici per i nostri clienti, aiutandoli a navigare le sfide della sostenibilità e dell’innovazione. La comunicazione chiara e la collaborazione sono fondamentali per raggiungere questi obiettivi.”
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