La Commissione Europea ha recentemente autorizzato la concessione di aiuti di Stato pari a 9,7 miliardi di euro da parte dell’Italia come incentivi per energia rinnovabile. Questa iniziativa rientra nel quadro temporaneo di crisi e transizione, presentato dalla Commissione lo scorso 9 marzo, e mira a incentivare la costruzione di nuovi impianti dedicati all’energia eolica onshore, solare fotovoltaico, idroelettrico e alla valorizzazione dei gas residuati dai processi di depurazione.
Secondo le stime, questi nuovi impianti contribuiranno a immettere sulla rete una notevole capacità di 17,65 GW di energia proveniente da fonti rinnovabili. Per avvalersi degli incentivi per energia rinnovabile, i progetti dovranno entrare in funzione entro 36 mesi dalla concessione degli aiuti, con l’obiettivo di potenziare l’offerta di energia rinnovabile nel paese.
La modalità di concessione degli incentivi per energia rinnovabile è strutturata tramite un processo di gara trasparente e non discriminatorio. I beneficiari saranno chiamati a presentare un’offerta relativamente alla tariffa incentivante necessaria per la realizzazione di ogni progetto specifico. Tali aiuti saranno erogati sotto forma di pagamenti variabili all’interno di contratti bidirezionali per differenza, che garantiranno un compenso per ogni kilowattora (kWh) di energia elettrica prodotta e immessa nella rete.
Le tariffe saranno versate per un periodo di 20 anni e, in caso di riduzioni della produzione ordinati o di situazioni di mercato caratterizzate da prezzi nulli o negativi, la tariffa incentivante potrà essere mantenuta anche per la produzione potenziale di energia elettrica, piuttosto che quella effettivamente realizzata. Inoltre, il contratto bidirezionale per differenza coprirà solamente il 95% dell’energia elettrica prodotta dai beneficiari, lasciando il restante 5% esposto al rischio di mercato.
I nuovi incentivi per energia rinnovabile rappresentano un passo significativo verso un incremento della capacità produttiva da fonti rinnovabili in Italia, contribuendo a una transizione energetica più sostenibile e a uno sviluppo economico che sfrutti le potenzialità delle energie pulite.
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