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Immergas punta su sostenibilità e digitalizzazione

Il bilancio consolidato 2020 di Immerfin, la holding a capitale italiano che controlla Immergas, nota azienda di Brescello (Re), posiziona il gruppo tra i protagonisti dell’innovazione orientata verso sostenibilità e digitalizzazione, per puntare al risparmio energetico nei sistemi per il clima domestico, con un fatturato da 283 milioni di Euro, oltre mille addetti nel mondo, export al 54%. Alfredo Amadei annuncia nuovi investimenti rivolti al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche alternative, come biogas e idrogeno nei sistemi ibridi. Nel 2021 è previsto un aumento a doppia cifra del fatturato sia in Italia che all’estero. Nell’arco dei prossimi anni il clima domestico, che per decenni è rimasto fermo alla caldaia da riscaldamento e al condizionatore per raffrescare l’aria, vivrà una vera rivoluzione basata sulle fonti energetiche rinnovabili e sulla informatizzazione dei sistemi integrati, quindi sostenibilità e digitalizzazione per aprire nuovi orizzonti.

«Viviamo e vivremo cambiamenti rapidissimi e abbiamo di fronte tante opportunità che Immergas è impegnata a cogliere, come ha sempre fatto in quasi 60 anni di impegno, per fornire il massimo comfort nelle case di tutto il mondo» – commenta Alfredo Amadei, Presidente di Immergas – «abbiamo scelto di continuare a investire nell’innovazione e nel made in Italy e oggi siamo pronti per affrontare le nuove sfide. I nostri sistemi ibridi integrati (caldaia, pompa di calore, supporti intelligenti di regolazione e controllo sempre più digital) sono il cuore del nostro futuro. La via è tracciata: The Hybrid Change – Chance. Un grande cambiamento e una grande opportunità che l’anno orribile della pandemia ha reso ancora più rapido. Le nuove normative sul clima, europee ma non solo, sono sfide epocali per tutto il settore termotecnico. Nei prossimi anni Immergas sarà più green e più digital. Il nostro piano investimenti, già dal 2022, porterà il gruppo verso le nuove frontiere, tratteggiate anche dal Green New Deal europeo, all’utilizzo dei biogas e dell’idrogeno con soluzioni studiate per il clima domestico».

La solidità patrimoniale della holding ha consentito di superare il 2020, che sarà ricordato come l’anno della pandemia, raggiungendo un valore della produzione pari a 283 milioni di Euro, di cui il 54% è stato realizzato sui mercati esteri, in linea con quanto conseguito nel 2019. I principali indici di redditività si sono mantenuti a livelli tali da sostenere il piano investimenti e la gestione del gruppo: Roe (return on equity) al 9,16% contro il 9,93% del 2019 e utile netto attestato a 28 milioni contro i 27,5 del 2019.

«Tutte le società che fanno parte del gruppo Immerfin» – aggiunge Alfredo Amadei – «hanno saputo reagire alle difficoltà del 1° semestre 2020, grazie ad azioni mirate dal punto di vista commerciale, che unite al lancio di nuovi prodotti, hanno indirizzato e stimolato la forza vendita nazionale ed estera verso il raggiungimento di obiettivi di sviluppo, che saranno ancor più evidenti quest’anno e nel 2022. Il primo semestre del 2021 è andato bene sia in Italia, grazie anche agli incentivi, che all’estero e ci attendiamo di chiudere il 2021 con una crescita a doppia cifra del fatturato, nonostante le difficoltà mondiali di approvvigionamento delle materie prime e i rischi ancora presenti legati alla pandemia».

Il marchio Immergas conferma la leadership in Italia nel segmento delle caldaie a condensazione e dei sistemi ibridi, mentre all’estero il mercato delle soluzioni per il clima domestico ha registrato nel 2020 andamenti differenziati a seconda dell’area geografica e del contesto geopolitico.

«Il gruppo Immerfin» – commenta Alfredo Amadei – «ha garantito la continuità del lavoro per oltre mille addetti nel mondo. Continuiamo a mettere al centro della nostra visione le politiche per valorizzare le risorse umane, puntando sulla formazione e mantenendo alto il livello di sicurezza operativa. Abbiamo riaperto gradualmente il nostro quartier generale di Brescello alle attività formative rivolte ai professionisti del settore termotecnico, che rimangono uno dei nostri punti di forza. Le vendite di caldaie a gas nei mercati in cui siamo presenti e radicati con la nostra rete di filiali commerciali (in totale 14), risultano sostanzialmente allineate all’esercizio precedente. In particolare: i volumi aumentano del 23% in Romania, dell’11% in Gran Bretagna e Slovacchia, del 7% in Bulgaria, del 5,5% in Ungheria, del 6% in Polonia, mentre sono sostanzialmente stabili in Italia e Grecia. Nei prossimi mesi riuniremo a Milano tutti i nostri partner internazionali per tracciare la road-map post pandemia e confermare i nostri piani di sviluppo in tutto il mondo, partendo dal potenziamento (raddoppio) dello stabilimento in Iran, unito ai continui investimenti in tutte le altre strutture produttive del gruppo».

Sostenibilità e digitalizzazione per un futuro ad alto contenuto tecnologico

Strategica continuerà ad essere la ricerca e sviluppo, che concentra a Brescello (Re) un team dedicato alle nuove sfide tecnologiche, sia dal punto di vista delle applicazioni dei biogas e dell’idrogeno, che dell’introduzione sempre più consistente delle tecnologie digitali nelle fasi di progettazione e produzione e nei singoli prodotti e sistemi. Nel 2020 sono entrati in produzione, complessivamente, 34 nuovi prodotti tra caldaie, sistemi ibridi e bollitori in pompa di calore, con 8 nuovi modelli di caldaie per i mercati esteri e ben 21 nuovi codici di prodotti ibridi/no gas.

«A livello di prodotto» – commenta Alfredo Amadei – «la nostra scelta di puntare sui sistemi ibridi integrati, effettuata negli scorsi anni, si sta rivelando una strategia adeguata per affrontare le nuove sfide imposte dai target 2030 relativi alle emissioni e miglioramento dell’efficienza e di quelli successivi, diretti alla neutralità energetica prevista per il 2050. La prova che l’investimento nel nuovo Centro Ricerche – Laboratorium, (inaugurato nel 2018) e nelle nuove soluzioni orientate alla sostenibilità e al risparmio energetico è vincente, arriva dai dati di mercato; nella fascia alta a più elevato contenuto tecnologico e dove la digitalizzazione sta entrando con forza (i sistemi ibridi), le vendite di tutti i marchi del gruppo Immerfin e in particolare di Immergas e Alpha Heating Innovation (da vent’anni attiva nel Regno Unito), nel 2020 sono risultate in sensibile aumento (+22%). Il 2021 si è aperto confermando i segnali di ripresa avvenuti nel 2° semestre del 2020, anche grazie agli investimenti a sostegno delle attività, quali ad esempio in Italia, le agevolazioni fiscali introdotte dal governo (bonus 110% e sconto in fattura)».

In questo complesso scenario economico, tutte le società del gruppo Immerfin, registrano nel primo semestre 2021 fatturati crescenti, sia rispetto allo scorso anno che alle previsioni, sia in Italia che all’estero; ma la ripresa dell’intero settore legato al clima domestico è comunque condizionata dalla carenza sul mercato globale di materie prime, dove si registra una vera situazione di emergenza, che condiziona la continuità produttiva.

«Il nostro è un orizzonte di lunga durata, guardiamo avanti 10 – 15 anni» – conclude Alfredo Amadei – «certamente gli aumenti di fatturato che abbiamo registrato nel primo semestre 2021 sono il frutto di continui investimenti sui sistemi ibridi che abbiamo messo in campo ormai da molti anni. I nostri programmi di formazione per gli installatori non riguardano più solamente gli aspetti tecnici e le tecnologie, ma anche quelli di consulenza a 360° per il cliente finale e Immergas in questo ruolo vuole continuare ad essere, come in passato, un punto di riferimento ben visibile e concreto, un partner per progettisti e installatori e per tutta la rete vendita, in Italia e all’estero. In Italia, inoltre, hanno agito positivamente anche gli incentivi, uniti al ruolo attivo di Immergas per sostenere il cambiamento».

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