Nel corso di un evento stampa tenutosi il 5 maggio a Milano, è stata presentata una ricerca, commissionata da Vaillant e condotta da TNS, che fotografa l’indice green della popolazione europea
L'indagine ha coinvolto circa 13.500 persone da 13 Paesi su vari argomenti legati alla sostenibilità, tra cui l'approccio al consumo, la mobilità e il consumo energetico.
Quanto siamo green? Le risposte degli intervistati restituiscono un quadro della realtà a tratti inaspettata. Attraverso il MyGreen IQ, un indice che somma comportamenti reali e buone intenzioni in materia ambientale, è stato possibile stilare una “classifica verde”.
L'’Italia è al terzo posto, preceduta dall’Austria, al secondo posto, e dalla Turchia, al primo. Una classifica inattesa, che vede Paesi come la Germania, l’Olanda, la Francia e il Regno Unito, occupare la metà bassa della graduatoria.
Marco Basla, Communication Manager di Vaillant Group Italia, sottolinea la particolare sensibilità degli italiani nei confronti dei temi ambientali, considerati da più di un terzo della popolazione di importanza fondamentale, tuttavia dall'indagine emerge una forte incoerenza tra propensioni e azioni concrete in ambito green. Gli italiani, ad esempio, si dimostrano particolarmente consapevoli dell’importanza di un impianto di climatizzazione efficiente. Il 35% è cosciente del fatto che sostituire vecchi sistemi di riscaldamento con moderne tecnologie rappresenti il modo migliore per risparmiare energia e ridurre le emissioni. A questa consapevolezza, diffusa tra l’altro anche nel resto d’Europa, non corrisponde però – in tutto il Continente – una reale disponibilità a spendere di più per tecnologie di riscaldamento sostenibili ed efficienti.
Per Gherardo Magri, Amministratore Delegato di Vaillant Italia, è necessario evidenziare i vantaggi insiti negli atteggiamenti, nelle abitudini e nelle soluzioni green. Bisogna intercettare l'attitudine al verde degli italiani, considerando che dal rinnovamento del parco caldaie installate in Italia potrebbe arrivare una significativa riduzione delle emissioni di CO2, ma anche consistenti risparmi per le famiglie. Delle oltre 19 milioni di caldaie operanti in Italia, circa il 70% sono di tipo tradizionale, a bassa efficienza, mentre 7 milioni sono ormai obsolete, quindi a bassissima efficienza. Grazie alla sostituzione di solo queste ultime con moderne caldaie a condensazione, si potrebbero ridurre le emissioni di CO2 di 5.908 kt/anno, pari al 7% delle emissioni di gas serra del settore residenziale, e nello stesso tempo ogni famiglia potrebbe vedere un risparmio in bolletta tra il 20 e il 25%.
Durante l'incontro è stato poi introdotto il brand Vaillant “Green iQ”: un marchio attraverso cui l’azienda si fa promotrice del cambiamento, stabilendo nuovi standard di efficienza e sostenibilità. La parola “Green” afferisce alla progettazione del ciclo di vita del prodotto, alla produzione responsabile, alla longevità del prodotto stesso e ad una maggiore efficienza per garantire prestazioni di alta qualità. La parola “IQ”, invece, rappresenta il pensiero connettivo e l'intelligenza volta a ottimizzare l'utilizzo del prodotto nel corso degli anni e a offrire il controllo e il monitoraggio dell'energia consumata.
Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente, intervenuto all'evento, si aspetta che la predisposizione alla sostenibilità degli italiani si traduca in comportamenti concreti. Fondamentale è che si diffonda il messaggio, lanciato dallo stesso papa Francesco, che la crisi ecologica e quella sociale sono due facce della stessa medaglia.
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