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ENGIE Green Friday Forum, i risultati delle ricerche

“Più per meno CO2”, ovvero è il momento di passare all’azione, tutti insieme, per invertire la rotta, ridurre le CO2 e fermare il surriscaldamento globale. Questo il tema centrale dell’ENGIE Green Friday Forum 2019, svoltosi a Milano lo scorso 27 Settembre presso la Fondazione Catella.

ENGIE ha commissionato a Euromedia Research, Politecnico di Milano e ANCI ricerche finalizzate a restituire lo stato dell’arte della percezione del cambiamento climatico dei cittadini, delle aziende e delle città.

Attraverso i risultati della ricerca condotta da Euromedia Research e presentata da Alessandra Ghisleri, il Forum ha fornito la percezione del cambiamento climatico e dell’impatto della CO2 da parte di cittadini e imprese. I cittadini italiani mostrano consapevolezza (77%) e interesse (76%) rispetto ai cambiamenti climatici. Dai successivi approfondimenti dell’indagine, l’82,3% associa correttamente gas serra a riscaldamento globale e meno del 15% degli italiani conosce le temperature riferibili al riscaldamento globale. Nonostante il parere quasi unanime della comunità scientifica, ancora un 13% ritiene la minaccia del surriscaldamento globale un allarme infondato.

Più della metà degli intervistati (56%), ha modificato i propri comportamenti in un’ottica più green e il 35% pensa di farlo, purché non debba rinunciare a determinati comfort. Alessandra Ghisleri, sottolinea come “sia importante costruire su questa propensione degli italiani a orientare i propri comportamenti verso scelte più sostenibili, ed è altresì fondamentale che anche le aziende perseguano con convinzione l’obiettivo delle emissioni zero. Ad oggi, pur dichiarando interesse al tema nell’86% dei casi, solo il 17% misura la carbon footprint delle attività aziendali e un piccolo 4% prevede misure di mitigazione/compensazione delle emissioni prodotte”.

I cittadini si aspettano che le istituzioni facciano la propria parte e intraprendano azioni per contrastare i cambiamenti climatici: sempre da quanto emerge dalla ricerca, ad esempio, vorrebbero pannelli solari per l’energia degli edifici pubblici (41%), colonnine elettriche per le auto e caldaie più efficienti e meno inquinanti per le scuole (17% entrambi).

E le aziende? Secondo la ricerca Euromedia, l’86% delle intervistate dichiara di essere sensibile al tema, ma ben l’83% non misura le emissioni di CO2 della propria attività. Il 40% delle imprese afferma di aver adottato interventi per migliorare l’efficienza energetica (illuminazione a led per il 24%, fotovoltaico per il 20%).

Il campione delle aziende illustrate da Alessandra Ghisleri, è diviso a metà tra chi è consapevole dell’impatto che i cambiamenti climatici avranno sul proprio business (48%) e chi non lo è (45%). Ben il 70% delle aziende non ha produzione energetica da fonti rinnovabili e non prevede azioni a compensazione delle proprie emissioni. Il 74% delle aziende, infine, ad oggi non ha orientato acquisti verso prodotti o servizi a basso impatto ambientale.

Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha così commentato: “La presenza qui all’ENGIE Green Friday Forum di rappresentanti del mondo dell’impresa, delle Istituzioni, dell’università è un segno della crescente sensibilità al tema della sostenibilità ambientale. Milano è un modello in questo senso, non solo a livello nazionale, con politiche ambientali destinate a cambiare radicalmente la città nei prossimi decenni, dai progetti di riforestazione urbana, come il progetto ForestaMI, di cui ENGIE è partner, ai piani per la mobilità sostenibile e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati. Credo che la questione ambientale sia l’occasione per un nuovo protagonismo dei giovani in politica. La consapevolezza, la maturità e la passione dimostrate dai giovani nella lotta per l’ambiente, rappresentano il carburante che può ridare forza e visione del futuro alle nostre democrazie”.

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