Si è concluso a Roma ènergiro, il biketour di ènostra che racconta la transizione e la forza delle comunità energetiche.
ènergiro è l’originale campagna itinerante per promuovere il modello delle comunità energetiche lanciato da ènostra, il fornitore cooperativo di elettricità rinnovabile, sostenibile ed etica che chiude il cerchio tra produzione, risparmio e consumo. Partner dell’iniziativa nazionale Banca Etica, Greenpeace e Retenergie e diverse realtà locali per ciascuna delle dieci tappe.
Protagonista della campagna su due ruote, partita il 2 maggio da Padova, Davide Sabbadin, socio cooperatore di ènostra, appassionato di bici, esperto in rinnovabili ed efficienza energetica, attivo ambientalista, fautore della transizione.
Davide ha percorso oltre 500 km, un dislivello complessivo di 2000 m, e incontrato circa 200 persone tra privati cittadini ed esponenti di comunità locali attive. “Il vero propulsore del nuovo modello decentrato e diffuso è la forza di cittadini attivi ed ‘energetici’ come quelli che ho conosciuto in questi giorni. Dalla Biopastoreria che si prende cura degli storici orti in città, voluti dagli Estensi a Ferrara, ora evoluti in orti biologici e in parte biodinamici, alla Tertulia Farm di Vicchio, in cui Giorgia e Francesco curano, con la stessa dedizione e amore, la terra e gli ospiti, impegnandosi nella formazione ma anche nell’accoglienza agli immigrati. Mi ha colpito la competenza dei soci attivi di Banca Etica incontrati a Bologna, presso Le Ravitò (il ristoro dei ciclisti sostenibile ed equo solidale), con i quali abbiamo discusso di finanza etica e sostenibile, o ancora il progetto di Statuto in Transizione di Firenze, specializzato nella promozione di iniziative di pace e di non violenza. Una bella esperienza anche quella di Pulmino contadino di Massa Marittima e il suo esperimento, di successo, di far dialogare produttori e consumatori nel definire un prezzo equo dei frutti della terra, e altre ancora ce ne sarebbero da raccontare…”
“Il filo conduttore del tour” dichiara Sara Capuzzo, vicepresidente di ènostra, “e la pulsione che anima ènostra, come anche queste reti genuine di cittadini consapevoli, è la volontà di non accontentarsi passivamente ma di mettere insieme le forze per produrre un cambiamento che è alla nostra portata. Le imprese collettive come ènostra sono la risposta a questa esigenza nell’ambito della produzione e del consumo dell’energia e determinano impatti positivi – in termini sociali, ambientali ed economici – di cui beneficia tutta la collettività, non soltanto chi diviene socio.
“La verità è che il ruolo attuale e potenziale delle comunità energetiche è sorprendente”, continua Capuzzo. “Dall’Energy Atlas pubblicato recentemente da EREF emergono dati interessantissimi. Ad esempio, risulta che, aggregandole come fossero un’unica impresa, già oggi le comunità energetiche della Germania risultano occupare il 14° posto nella classifica dei più grandi fornitori di energia europei (al primo posto EDF, al 4° ENEL, al 9° Edison). E le proiezioni dicono che al 2050 i cittadini energetici europei potranno produrre il doppio dell’energia prodotta oggi dalle centrali nucleari”.
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