A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente, Angaisa, Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitaria climatizzazione pavimenti rivestimenti arredobagno, ha confermato la necessità di rinnovare e stabilizzare le detrazioni per l’efficienza energetica.
A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente, Angaisa, Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitaria climatizzazione pavimenti rivestimenti arredobagno, ha confermato la necessità di rinnovare e stabilizzare le detrazioni per l’efficienza energetica.
“Angaisa ha accolto con favore le recenti dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in base alle quali l’ecobonus non sarà solamente prorogato per un altro anno, ma si cercherà di renderlo “strutturale”, come già avvenuto per la detrazione fiscale relativa agli interventi legati al recupero edilizio. Ci auguriamo ora che si passi dalle parole ai fatti, confermando l’aliquota del 65% e le relative modalità applicative”. Queste le valutazioni di Mauro Odorisio, Presidente di Angaisa, l’Associazione dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, a seguito delle nuove rassicurazioni di fonte governativa sull’imminente disegno della “legge di stabilità”, che dovrebbe contenere la proroga, almeno fino a tutto il 2015, delle due detrazioni fiscali del 50% e 65%.
“Il bonus fiscale relativo agli interventi di riqualificazione energetica – ribadisce il Presidente di ANGAISA – resta una leva essenziale per perseguire due obbiettivi “virtuosi”, di primaria importanza per il Sistema Paese nel suo complesso: continuare ad incentivare la sostituzione di impianti e prodotti obsoleti, poco efficienti ed inquinanti, sostenendo al contempo un comparto edilizio che resta in profonda crisi. Gli ultimi dati resi noti dall’ENEA nei giorni scorsi sono estremamente significativi: nel 2013 sono state oltre 355.000 le pratiche legate alla detrazione 65% per interventi di riqualificazione energetica, con un aumento di circa il 35% rispetto al 2012. Se tra qualche mese dovessero venire a mancare queste importanti agevolazioni, le conseguenze sarebbero pesantissime per l’intera filiera commerciale del settore”.
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