Un’analisi della Community Smart Building di The European House – Ambrosetti (TEHA) mette in evidenza i vantaggi della domotica e della building automation, tra cui il controllo da remoto (58%), l’efficienza energetica automatizzata (43%) e l’aumento del valore immobiliare (34%). Tuttavia, solo il 30% degli utenti si sente competente in queste tecnologie e il settore affronta sfide come la carenza di professionisti qualificati (67%) e costi di installazione elevati (45%). L’Italia spende annualmente 47,1 miliardi di euro per consumi energetici negli edifici, e un intervento su un quinto delle costruzioni potrebbe generare un risparmio del 10%.
La Direttiva europea EPBD richiede l’adozione dei sistemi BACS, evidenziando la necessità di un cambiamento nella gestione energetica. Lorenzo Tavazzi, senior partner della Community, sottolinea l’importanza di un approccio integrato che estenda la connettività alla creazione di Smart City funzionali e sostenibili. Per superare le barriere attuali, è cruciale investire nella formazione degli operatori, con il 65% degli intervistati che riconosce questa esigenza. La diffusione di edifici intelligenti potrebbe generare circa 200.000 posti di lavoro qualificati in Italia. È inoltre fondamentale migliorare le misure di cybersecurity e standardizzare i protocolli per garantire l’interoperabilità.
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