Normativa

Direttiva UE 1275: i passaggi per recepire la Direttiva ‘Casa Green’

La Direttiva ‘Casa Green’ prevede diversi interventi per limitare i consumi energetici e le emissioni di gas serra degli edifici. Esaminiamo ora il calendario per il recepimento dei vari aspetti della Direttiva UE 1275.

La Direttiva stabilisce che gli Stati membri devono implementare le necessarie disposizioni legislative, regolamentari e amministrative secondo un dettagliato calendario. A partire dal 1° gennaio 2025, gli Stati membri non offriranno più incentivi finanziari per l’installazione di caldaie a combustibili fossili, salvo eccezioni per gli investimenti approvati prima di tale data, purché rispettino i requisiti stabiliti negli atti europei.

Una data cruciale è il 29 maggio 2026, entro la quale gli Stati membri devono elaborare un Piano nazionale di ristrutturazione per garantire che il parco immobiliare, sia pubblico che privato, raggiunga la “decarbonizzazione” entro il 2050, trasformando gli edifici esistenti in veri e propri modelli di Casa Green a zero emissioni.

Fissare i Requisiti Minimi di Prestazione Energetica
Gli Stati membri devono adottare misure per stabilire i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, per raggiungere livelli ottimali in funzione dei costi e, dove necessario, requisiti più rigorosi. Dovranno inoltre definire i requisiti minimi per gli elementi edilizi che influenzano significativamente l’efficienza energetica.

Calcolo dei Livelli Ottimali in Funzione dei Costi
Entro il 30 giugno 2025, la Commissione europea rivedrà il quadro metodologico per calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici nuovi e ristrutturati, assicurando così una transizione verso costruzioni più efficienti.

Edifici di Nuova Costruzione
Gli Stati membri sono tenuti a garantire che gli edifici di nuova costruzione siano a emissioni zero, a partire dal 1° gennaio 2028 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2030 per tutti gli altri. Verranno stipulati requisiti specifici per conformarsi alle procedure della Direttiva, essenziali per realizzare una Casa Green.

Edifici Esistenti
Per gli edifici esistenti, gli Stati membri devono adottare misure per migliorarne l’efficienza energetica, stabilendo norme minime per edifici non residenziali e definendo traiettorie di ristrutturazione. Il consumo medio di energia primaria per gli edifici residenziali deve diminuire del 16% entro il 2030, rispetto al 2020.

Energia Solare negli Edifici
Tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati per sfruttare la produzione di energia solare, garantendo l’installazione di impianti solari dove tecnicamente e economicamente fattibile, in linea con la visione di una futura Casa Green.

Edifici a Emissioni Zero
Gli Stati membri devono garantire che la domanda di energia di un edificio a emissioni zero sia soddisfatta da fonti rinnovabili, sistemi efficienti di teleriscaldamento e altre soluzioni a basse emissioni.

Passaporto di Ristrutturazione
Questo strumento funge da tabella di marcia per le ristrutturazioni profonde, facilitando la transizione verso una Casa Green. Entro il 29 maggio 2026, sarà introdotto un sistema per questi passaporti, contenente informazioni sulle prestazioni energetiche attuali e sui miglioramenti necessari.

Sistemi Tecnici per l’Edilizia
Per ottimizzare il consumo energetico, gli Stati membri stabiliranno requisiti per l’installazione e il bilanciamento idrotermico dei sistemi tecnici. Dovranno anche promuovere l’uso di energie rinnovabili e predisporre edifici residenziali con sistemi automatizzati per il monitoraggio dell’efficienza energetica.

Incentivi Finanziari, Competenze e Barriere di Mercato
Implementazione di misure di sostegno e finanziamenti per superare le barriere di mercato, in modo da realizzare investimenti necessari a trasformare il parco immobiliare in edifici a emissioni zero, raggiungendo l’obiettivo di una Casa Green entro il 2050.

Attestato di Prestazione Energetica e Banche Dati
Gli Stati membri devono adottare misure per creare un sistema di certificazione energetica degli edifici. Entro il 29 maggio 2026, l’attestato di prestazione energetica deve essere conforme al modello delineato nella Direttiva. Questo attestato deve essere rilasciato per gli edifici o le unità immobiliari che vengono costruiti, sottoposti a ristrutturazione profonda, venduti o affittati. Inoltre, dovrà essere esposto in modo visibile negli edifici pubblici, al fine di informare il pubblico sull’efficienza energetica e promuovere la visione di una Casa Green.

Ogni Stato membro deve istituire una banca dati nazionale per raccogliere informazioni sulla prestazione energetica degli edifici e dell’intero patrimonio immobiliare, facilitando così la transizione verso costruzioni più sostenibili.

Ispezioni
È necessario implementare ispezioni periodiche per impianti idrotermici, di condizionamento e ventilazione, con potenza superiore a 70 kW. Le ispezioni si svolgeranno ogni cinque anni e ogni tre anni per sistemi superiori a 290 kW, garantendo così che gli edifici soddisfino gli standard di efficienza energetica tipici di una Casa Green.

Esperti Indipendenti
La certificazione della prestazione energetica degli edifici, insieme alla creazione dei passaporti di ristrutturazione e alle ispezioni, deve essere condotta da esperti qualificati. Questi professionisti possono operare come liberi professionisti o come dipendenti di enti pubblici o aziende private, assicurando che gli standard e i requisiti della Direttiva vengano pienamente rispettati.

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