Sono stati divulgati i risultati della survey sul mercato BIM in Italia promossa da ASSOBIM, l’associazione nata per promuovere la diffusione del Building Information Modeling e sostenere l’attività dell’intera filiera tecnologica del BIM.
L’indagine, cui ha partecipato un panel di oltre 600 operatori comprendente studi di progettazione, società di engineering, imprese di costruzioni e manutenzioni, committenza pubblica e privata e produttori di materiali e componenti, fornisce una fedele rappresentazione circa la diffusione del BIM in Italia, utile a focalizzare punti di forza e prospettive di sviluppo di questa metodologia e sensibilizzare ulteriormente istituzioni e player del mondo delle costruzioni.
GRADO DI CONOSCENZA E UTILIZZO
Oltre la metà del campione intervistato, costituito in larga parte da studi di progettazione (62%), una consistenza media di collaboratori al di sotto delle dieci unità (76% dei casi) e un fatturato al di sotto del milione di euro (75% dei casi), ha dichiarato di conoscere e utilizzare la metodologia BIM, mentre un ulteriore 40% circa la conosce ma non la utilizza o ne fa un uso parziale; quasi la metà del campione, inoltre, segnala di avere già adottato il BIM nei propri progetti estesamente (22,94%) o parzialmente (24,21%).
GRADO DI COMPETENZE
I risultati rilevati vedono circa il 10% del campione dichiararsi molto sicuro delle proprie competenze e un ulteriore 48% complessivo che le giudica buone o sufficienti, mentre il 42% dichiara delle carenze in merito più o meno accentuate. Anche in questo caso si delinea il quadro di una metodologia emergente ma già in qualche misura entrata nel lessico professionale degli operatori, pur necessitando inevitabilmente di tempo per consolidarsi in maniera più stabile nel patrimonio dei saperi di progettisti e imprese. Un esito cui fanno specularmente riscontro le aspettative dichiarate dai partecipanti all’indagine circa i supporti informativi e formativi ritenuti in questa ottica più utili o necessari, e che individuano in consulenti, esperti ed enti e istituzioni professionali il punto di riferimento preferenziale.
VANTAGGI
Oltre il 70% degli intervistati si è infatti dichiarato convinto che la metodologia BIM rappresenti uno strumento in grado di contribuire in misura importante alla riduzione del costo iniziale di costruzione e dei costi relativi all’intero ciclo di vita dell’edificio, nonché alla riduzione del tempo di realizzazione dell’opera, dall’avvio al completamento dei lavori.
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