Accademia Impiantisti si trova a Busto Arsizio, dove abbiamo incontrato Gualtiero Fiorina, responsabile (per Varese, Como, Lecco Monza Brianza) di CNA Impianti e Alessio Grima, docente ITS e titolare dell’impresa di installazione Grimatherm.
Inaugurata nel settembre 2019, l’accademia ha subito dopo qualche mese il blocco dell’attività in aula a causa della pandemia. Dall’inizio di quest’anno i corsi di formazione sono ripresi a pieno ritmo spaziando in tutte le branche dell’impiantistica. Accademia degli impiantisti nasce per offrire alta formazione agli installatori di impianti termici e idraulici. L’Accademia è realizzata da Cna Lombardia con il supporto, ideazione e organizzazione di Cna Varese e il patrocinio di Angaisa (Associazione nazionale commercianti articoli sanitari) e Anta (Associazione nazionale termotecnici e aerotecnici).
“Il laboratorio – spiega Gualtieri Fiorina – è situato a Busto Arsizio nel cuore dell’area industriale di Sacconago, in via Baden Powell: in una posizione baricentrica rispetto alle province di Varese, Milano, Como, Novara e Verbania, che rappresentano il bacino d’utenza che la struttura vuole intercettare. La sede è quella che ospita già un centro di formazione privato, il TTR Institute. In questo luogo, già deputato alla formazione tecnica, sono stati realizzati in circa 160 metri quadri di spazi allestiti, un’aula per la parte teorica e un laboratorio didattico, pensato per erogare formazione pratica alle aziende del settore termoidraulico ed elettrico (fotovoltaico), installatori e manutentori. “Con l’Accademia – continua Fiorina – riusciamo a rispondere alle istanze che provengono dal settore e dal mercato e che richiedono di puntare sull’aggiornamento tecnologico e normativo”.
Quali sono le dotazioni impiantistiche di cui usufruisce l’Accademia Impiantisti?
Fiorina: “Gli impianti sono tutti funzionanti per dar modo di toccare direttamente con mano situazioni reali. Installatori e manutentori possono così imparare la corretta installazione e manutenzione di impianti di trattamento acqua, di riscaldamento, di condizionamento, di produzione acqua calda sanitaria, biomasse, pannelli solari ecc.”.
Qual è l’offerta formativa di Accademia Impiantisti?
Fiorina: “L’Accademia va a colmare un vuoto formativo ed è nata perché si sentiva la necessità di una struttura di formazione indipendente di orientamento essenzialmente pratico. La commessa era di porre l’associazione come interfaccia tra produttori e installatori fornendo possibilità formative diversificate. Dopo l’inaugurazione avvenuta a fine settembre del 2019 l’attività è partita molto bene, anche perché in quel periodo c’era il rinnovo dell’aggiornamento triennale degli attestati FER. Purtroppo, come ben sappiamo, la pandemia ha bruscamente interrotto tutte le attività in cui è necessaria la presenza fisica. Da gennaio di quest’anno abbiamo ripreso in pieno i corsi di formazione e ogni mese in Accademia proponiamo corsi in linea con le esigenze del settore e attenti alle novità normative e tecnologiche. Solo a titolo di esempio, lo scorso mese di giugno si sono tenuti corsi per la qualifica di saldatori polietilene secondo la norma UNI 9737:2016; un altro su diagnosi e risoluzione di anomalie di funzionamento, regolazione e taratura di caldaie a gas fino a 35 kW; altri ancora hanno riguardato i corsi FER macrotipologia elettrica e per macrotipologia idraulica. I corsi sono di taglio pratico e prevedono la presenza di cinque partecipanti al massimo perché sono molto personalizzati e operativi. Possono partecipare gli addetti di una singola impresa di installazione o anche di più imprese. In ogni caso il concetto che sta alla base della nostra scuola è il passaggio dal sapere al saper fare”.
Chi sono i docenti?
Grima: “I docenti sono installatori che hanno esperienza in un determinato settore impiantistico. Io stesso sono istruttore di corsi pratici di impianti domestici per la climatizzazione invernale ed estiva; inoltre sono certificato Fgas e UNI 11554. Vogliamo evitare lo standard del formatore teorico perché qui affrontiamo le problematiche che si verificano sul campo tutti i giorni. Abbiamo l’opportunità di disporre di un ventaglio impiantistico ampio e completo e dunque possiamo dare risposte specifiche alle varie esigenze formative. Valutiamo i vari schemi impiantistici, analizzandone caratteristiche, vantaggi e limiti e si valutano le nuove proposte tecnologiche che giungono dal mercato. In pratica copriamo tutte le applicazioni nel settore residenziale puntando sulla divulgazione delle tecnologie senza riferimenti a marchi specifici. La focalizzazione è sugli impianti, sul modo di lavorare; l’obiettivo è di insegnare un mestiere”.
C’è la domanda per la formazione dei tecnici per impianti?
Fiorina: “Direi proprio di sì. A testimoniarlo sono anche i commenti entusiasti che i partecipanti rilasciano dopo aver partecipato ai corsi. Questa voglia di imparare e di operare con modello direi da bottega artigianale per noi è molto confortante in un mondo in cui si tende a disimparare”.
Grima: “In effetti quello che viene apprezzato è il taglio pratico; sono installatori che trasferiscono le loro competenze ad altri installatori”.
In generale, quali sono le problematiche con cui hanno a che fare gli installatori oggi nell’esercizio della loro attività?
Fiorina: “Il settore impiantistico, come altri, è oggi più complesso. C’è la presenza sempre più impattante dei gestori di energia il cui scopo è di vendere, appunto, energia ponendo meno attenzione agli aspetti squisitamente tecnici”.
Grima: “Tendono a fagocitare l’attività dell’installatore che rischia di diventare un mero prestatore di manodopera poiché queste strutture diventano man mano l’unico fornitore di lavoro. Possiamo contrastare il fenomeno con un concetto di rete, creando rapporti e collaborazioni tra installatori”.
Fiorina: “C’è poi il tema del superbonus che sta rivelando tutte le incongruenze che erano già in nuce al suo apparire. Oggi manca chi compra il credito e il rischio è che i cantieri rimangano a metà. E a questo punto chi paga chi?”.
Grima: “Aggiungerei alle difficoltà contingenti anche la carenza di materiali, tanto che spesso si fatica a comporre un ordine. E a volte siamo costretti a vagare da un grossista all’altro per mettere insieme tutti gli articoli necessari”.
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