Pierfrancesco Fantoni, tra i docenti più esperti del Centro Studi Galileo, risponde a un quesito sui componenti frigoriferi dei climatizzatori split.
Perché nei climatizzatori split generalmente non vengono usati compressori a pistoni?
Quello a pistoni è stato una delle prime tipologie di compressori ad essere impiegate su larga scala nei circuiti frigoriferi, sia per piccole che per medie e grandi capacità frigorifere. Però, tra le tante caratteristiche positive che possiede, presenta alcuni punti deboli. Uno tra i più significativi è quello legato alla sua rumorosità, dovuto sostanzialmente a due cause principali.
L’apertura e la chiusura delle valvole di aspirazione e di mandata poste sulla piastra valvole, che produce il caratteristico ticchettio metallico che si può distintamente percepire soprattutto quando il compressore ha qualche anno di funzionamento. Tale rumore è dovuto al fatto che tra valvole e piastra valvole non v’è interposta alcuna guarnizione per cui, alla frequenza di alimentazione elettrica di 50 Hz e per un regime di 2900 giri al minuto, sia la valvola di aspirazione che quella di mandata si aprono e si chiudono quasi 60 volte in un secondo.
La rumorosità di questo compressore è anche legata a come si svolge il suo ciclo di compressione. A causa del suo lavoro si producono delle pulsazioni nel gas refrigerante che viene espulso dalla mandata, con conseguente creazioni di vibrazioni nelle tubazioni e possibilità di creazione di fenomeni acustici.
Altre tipologie di compressori, come i rotativi e gli scroll, non presentano tali aspetti critici o li presentano in maniera molto inferiore, per cui il loro uso viene generalmente preferito nei climatizzatori split.
a cura di: Pierfrancesco Fantoni
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