Il noto designer spagnolo, originario di Ibiza, vanta al suo attivo diverse collaborazioni con Kartell, Lexon, Christophle e Philippe Starck.
Mirage rosa sorprende perché è una collezione con una forte personalità che, a partire da una prospettiva di modernità, si prefigge una revisione del lusso classico. Destinata ad un pubblico esigente e sofisticato, va oltre la proposta funzionale e affascina per il suo culto dei dettagli.
La collezione include diversi elementi: mobile, specchi, lavandino, vasca da bagno e accessori a forma esagonale che proiettano riflessi di luce e ombra.
Le finiture in oro rosa si combinano perfettamente con materiali come il marmo di Carrara o Marquina e con un altro materiale con il quale il designer ama sorprendere: la resina ionomerica di alta qualità commercializzata dalla firma Dupont con il nome Surlyn©, utilizzata nell’industria cosmetica e nell’imballaggio di fragranze delle grandi firme. In questo modo, Mirage riesce a offrire pezzi iconici, come una gruccia esagonale con al centro un piccolo cuore, rosso rubino o trasparente. La forma e il materiale consentono di proiettare all’esterno i riflessi di luce degli angoli della parte interna.
“La geometria apporta valore visivo, che consente di ottenere oggetti raffinati. Abbiamo creato un design che fa riferimento al lavoro del vetro, raffinato ma non barocco”, rivela Eugeni Quitllet. Attraverso questo nuovo linguaggio, prendono vita altri oggetti che finora pom d’or non aveva mai avuto nel suo catalogo, come un prezioso portagioie composto da scatole impilabili o un vaso mikado.
Il lavandino con mensola laterale e portasalviette e la vasca da bagno si presentano incorniciati in strutture metalliche come il resto della collezione che, nonostante sia formata da oggetti contundenti, gioca con l’assenza di gravità del movimento, come se galleggiassero. È il caso di accessori come il dispenser, il bicchiere o il portascopino con cornice.
Risaltano per la loro originalità altri elementi come la mensola, che ha una superficie irregolare grazie a una catena di onde metalliche a dente di sega. Le scanalature possono diventare un supporto per tre elementi opzionali: uno specchio verticale, uno esagonale e un altro rotondo, tre oggetti che è possibile muovere per creare composizioni differenti.
Spiccano anche il portasalviette e il portasalviette da terra con base esagonale. Infine, attira l’attenzione un mobile ausiliare che, come elemento indipendente, serve per conservare i piccoli tesori del bagno, di fianco a uno sgabello esagonale che dai suoi angoli proietta lampi di luce o a un cestino che può fungere da secchiello per lo champagne.
Disponibile anche in oro o cromo.
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