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Che cos’è lo SCOP nelle pompe di calore? Che differenza tra SCOP e COP?

Lo SCOP (Seasonal Coefficient of Performance, ossia coefficiente di prestazione stagionale) è un indicatore dell’efficienza energetica delle pompe di calore. A differenza del COP (Coefficient of Performance, coefficiente di prestazione), che misura l’efficienza in condizioni generali di funzionamento senza fare alcun riferimento specifico, lo SCOP considera le variazioni di temperatura durante l’anno, fornendo un quadro più realistico delle prestazioni.

Questo parametro indica il rapporto tra l’energia termica fornita dalla pompa di calore e l’energia elettrica consumata per il suo funzionamento, calcolato su base stagionale. Poiché per il suo computo si devono prendere in riferimento le variazioni climatiche, lo SCOP riflette meglio il rendimento effettivo della pompa di calore nel corso dell’anno. Infatti uno dei fattori che entrano in gioco nel calcolo dello SCOP è la temperatura esterna: le pompe di calore tendono ad essere meno efficienti a temperature esterne molto basse.

Un valore di SCOP elevato indica una maggiore efficienza energetica e, di conseguenza, minori costi di esercizio. Per le pompe di calore moderne, un valore di SCOP superiore a 4 è considerato buono, anche se specifiche normative indicano quali sono i migliori valori di riferimento da prendere in considerazione. Ciò significa che per ogni kWh di elettricità consumata, la pompa di calore produce 4 kWh di calore. Non va dimenticato che il valore effettivo può variare in base a diversi fattori, come il tipo di pompa di calore, le condizioni climatiche locali e l’isolamento dell’edificio.

Le pompe di calore geotermiche tendono ad avere valori di SCOP più elevati rispetto a quelle aria-acqua, poiché la temperatura del suolo è più stabile nel corso dell’anno. Anche la tipologia di sistema di riscaldamento può influenzare lo SCOP (ad esempio, radiatori o riscaldamento a pavimento).

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