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Che cosa sono fluidi bassobollenti e a cosa devono il loro nome

I refrigeranti vengono anche detti fluidi bassobollenti perché hanno un punto di ebollizione molto basso, ovvero evaporano facilmente anche a temperature molto basse. Questa proprietà è fondamentale per l’azione che devono svolgere nei sistemi di refrigerazione e condizionamento.

A seconda delle caratteristiche e delle finalità d’uso del circuito frigorifero in cui sono presenti, i refrigeranti vengono fatti evaporare anche a temperatura estremamente basse se confrontate rispetto a quella dell’acqua. Questo significa che possono passare dallo stato liquido a quello gassoso (evaporare) assorbendo calore anche a temperature di -70 o -80 °C, tanto per fare un esempio. Questa caratteristica è essenziale per l’efficacia di un ciclo frigorifero, che si basa proprio sull’evaporazione del refrigerante per sottrarre calore, ossia per produrre un certo effetto frigorifero.

Mentre nel settore del condizionamento civile dell’aria generalmente non sempre è necessario poter disporre di fluidi bassobollenti, dato che l’aria non deve essere raffreddata a temperature molto basse, nel settore della refrigerazione, industriale e commerciale, questo è essenziale per poter raggiungere le temperature estremamente basse che sono necessarie, ad esempio, per poter congelare le derrate alimentari.

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