Il Consiglio di amministrazione di Carel Industries ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2022. Con ricavi consolidati pari a 128,9 milioni di euro, in crescita del 32,1% rispetto ai primi tre mesi del 2021 ed un Ebidta consolidato pari a 27,2 milioni di euro. Come già accaduto nel corso del 2021, anche nel primo trimestre dell’anno in corso si è registrata una robusta domanda su tutti i segmenti del condizionamento e della refrigerazione con una particolare accelerazione in alcune applicazioni come le pompe di calore, i data center e le unità finali che possono essere ricondotte al trattamento e all’umidificazione dell’aria. Grazie alle importanti iniziative poste in essere tra il 2020 e il 2021 da parte di Carel, al fine di garantire sempre maggiore resilienza e flessibilità produttiva, il gruppo è riuscito a soddisfare larga parte della domanda, sebbene permanga uno scenario molto sfidante in termini di penuria di materie prime e di materiale elettronico a cui si è aggiunta una forte instabilità geopolitica dovuta al conflitto tra Russia e Ucraina.
Francesco Nalini, amministratore delegato di Carel Industries, ha dichiarato: “I risultati registrati nei primi tre mesi del 2022 rappresentano per il gruppo un record significativo, essendo, quello da poco concluso il quinto trimestre consecutivo nel quale la crescita organica dei ricavi ha superato la doppia cifra percentuale. Uno sviluppo costante che poggia su una strategia da sempre basata su innovazione e anticipazione dei bisogni del cliente ed in cui la capacità di adattarsi a scenari inaspettati e critici riveste un ruolo fondamentale. Quest’ultima caratteristica è stata fondamentale anche in questo scenario caratterizzato da un panorama geopolitico particolarmente incerto, da difficoltà sul lato degli approvvigionamenti di materie prime/materiale elettronico e dal conseguente aumento generalizzato dei prezzi.
Negli ultimi 18 mesi Carel Industries ha messo in atto una serie di contromisure, tra cui il re-design di alcuni prodotti al fine di utilizzare microprocessori alternativi (chip-pivoting), ordini di acquisto con termini più lunghi e un aumento significativo delle scorte, le quali si sono sommate alla strutturale flessibilità dei nostri impianti produttivi. Tutto ciò ha consentito di soddisfare una larga parte della domanda registrata nelle nicchie nel quale il gruppo opera, domanda in forte crescita sostenuta da trend secolari, tra cui quelli della sostenibilità, dell’elettrificazione e dell’efficienza energetica. I prossimi trimestri si presentano ancora molto sfidanti: al momento non sono visibili segnali di miglioramento del fenomeno legato alla penuria di materie prime, né segnali di rallentamento dell’inflazione. Nonostante ciò, il gruppo continuerà ad implementare le linee guida strategiche che hanno indirizzato la sua azione nel corso degli ultimi anni, perseguendo con coraggio e ottimismo i suoi obiettivi di crescita e sviluppo.”
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