TBF + Partner AG, società svizzera di riferimento nel settore ingegneristico in ambito ambientale, si aggiudica la gara per la progettazione della Biopiattaforma di Sesto San Giovanni dedicata all’economia circolare indetta da Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. TBF dovrà elaborare il progetto di simbiosi industriale che unirà in un unico polo green e carbon neutral (zero emissioni di Co2) altamente innovativo il depuratore di Gruppo CAP e il termovalorizzatore CORE SpA, Consorzio Recuperi Energetici. Il progetto definitivo per la Biopiattaforma sarà presentato dalla società svizzera alla fine di novembre (120 giorni a partire dal 17 luglio) per l’avvio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), che comprende tra gli altri il VIA (Valutazione Impatto Ambientale). TBF+ Partner AG è leader internazionale in campo energetico e in particolare nel settore della valorizzazione termica dei fanghi di depurazione, come l’impianto di incenerimento fanghi di Werdhölzli, utilizzato per lo smaltimento di tutti i fanghi del cantone Zurigo.
“La Biopiattaforma è un progetto unico in Italia, che esce dalla logica della linearità per seguire la circolarità della sostenibilità e puntare su ecodesign, recupero delle materie di scarto, riprogettazione industriale dei prodotti e delle filiere produttive, in linea con i principi della circular economy, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Il progetto definitivo sarà il risultato di un iter strutturato e trasversale, che ha messo al centro anche cittadini, associazioni e comitati locali grazie al processo partecipativo intrapreso lo scorso novembre”.
Il nuovo impianto di via Manin prevede un investimento da 47 milioni di euro finalizzato a diventare un punto di eccellenza per la produzione di biometano dalla frazione umida dei rifiuti (FORSU) e per la valorizzazione dei fanghi da depurazione, ma anche un hub di innovazione per tutti gli impianti di depurazione gestiti da CAP, nonché un centro per la sperimentazione sulle acque reflue aperto all’implementazione di tutte le tecnologie del settore.
Il termo impianto per il trattamento dei fanghi valorizzerà 65.000 tonnellate/anno di fanghi umidi pari a 14.100 tonnellate/anno di fanghi essiccati, interamente prodotti dai depuratori del Gruppo CAP, generando 11.120 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e fosforo come fertilizzante. In questo modo, il 75% dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante. La linea di trattamento della FORSU invece tratterà 30.000 tonnellate/anno di rifiuti umidi (FORSU) per la produzione di biometano, proveniente dai comuni di Sesto San Giovanni, Pioltello, Cormano, Segrate, Cologno Monzese, cioè i cinque Comuni lombardi che sono parte di CORE. Dai residui solidi delle acque trattate sarà possibile produrre più energia pulita, a fronte di un’evidente riduzione dell’impatto ambientale sul territorio circostante.
Rispetto al termovalorizzatore attualmente in funzione è prevista una drastica diminuzione dei fumi e delle emissioni dannose (meno 76%) e l’annullamento delle emissioni climalteranti. L’avvio dell’impianto non solo consentirà di recuperare materia organica e trasformarla in energia, ma fornirà anche un forte impulso alla raccolta differenziata, portando benefici al territorio sestese in termini ambientali, occupazionali e come volano di crescita e sviluppo sostenibile.
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