Si è svolta la presentazione dei dati relativi alle rilevazioni statistiche di Assotermica per l’anno 2024. Marcello Chiriacò, responsabile dell’Ufficio Statistica di Anima Confindustria, ha fornito un’analisi approfondita dell’andamento del mercato per i principali prodotti rappresentati dall’associazione. Il quadro complessivo evidenzia una situazione variegata, con particolare difficoltà per le tecnologie che utilizzano energia rinnovabile. Rispetto allo stesso periodo del 2023, gli apparecchi ibridi factory made registrano una riduzione del 64,7%, i pannelli solari termici calano del 36,3% e le pompe di calore destinate esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria sono in flessione del 22,7%.
D’altra parte, le vendite di caldaie murali si mantengono stabili, mentre si osserva un leggero calo per le caldaie a basamento e le caldaie soffiate. Positivi i dati per i bruciatori, con un incremento del 2,1%, e per gli scaldaacqua a gas, che registrano un +13% in volume e un +14% a valore. Alcune performance negative di tecnologie specifiche sono influenzate da andamenti incostanti degli incentivi. Valentina D’Acunì, capocomparto e capogruppo Caldaie a gas residenziali, evidenzia: “Il ridimensionamento degli incentivi per le caldaie a condensazione è un colpo per l’industria italiana, rivelando una scarsa visione strategica. L’Italia, ancora fortemente legata al gas, non può ignorare le peculiari esigenze del Paese. La rimozione di tali incentivi avrà effetti boomerang sugli obiettivi di efficientamento energetico.”
Tuttavia, Assotermica non è solo sinonimo di caldaie, come sottolineato dal presidente Giuseppe Lorubio all’apertura della conferenza stampa. “Se è vero che le caldaie rappresentano il nucleo del nostro settore, la maggioranza dei gruppi merceologici che seguiamo è rivolta alle tecnologie rinnovabili. Siamo fortemente impegnati nell’efficienza energetica e nello sviluppo delle rinnovabili, offrendo soluzioni tecnologiche in linea con questo scenario in evoluzione.”
L’approccio multitecnologico è decisivo e le opzioni disponibili sono numerose. Mauro Farronato, vicepresidente e capogruppo ibridi dell’associazione, afferma: “Gli apparecchi ibridi factory made non sono solo una soluzione temporanea, ma una risposta a lungo termine. Questa tecnologia, simbolo di eccellenza dell’industria italiana, è cruciale per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione, come dimostra il fatto che è stata una delle prime a ricevere incentivi tramite il Conto termico.”
Paola Rossoni, del gruppo “Climgas” sulle pompe di calore a gas, aggiunge che, sebbene ci si concentri spesso sulle pompe di calore, si dimentica l’importanza delle pompe di calore ad attivazione termica: “La pompa di calore a gas è ideale in un Paese come l’Italia, dove la rete gas è ben sviluppata e la filiera è forte. È probabile che il gas rimanga strategico per diversi anni. Da quest’anno, sono disponibili anche sistemi che combinano gas ed elettricità nei sistemi a pompa di calore.”
Per quanto riguarda gli scaldaacqua a pompa di calore, nonostante le difficoltà del mercato italiano, quello europeo sta mostrando una notevole crescita, indicando una resilienza della tecnologia e del settore. Mauro Romaldini, capocomparto e capogruppo Scaldacqua a pompa di calore, afferma: “Questo prodotto non è più una nicchia di mercato; i produttori italiani ed europei stanno svolgendo un ruolo cruciale nella transizione del comparto legato all’acqua calda sanitaria, in un contesto di edifici sempre più efficienti.”
Sul fronte del solare termico, Giovanni Fontana, capocomparto e capogruppo D5 Solare termico, evidenzia: “Spesso il solare termico è in competizione con il fotovoltaico, portando alla scomparsa di molte aziende specializzate. Si tratta di una tecnologia verde e riciclabile, ma viene penalizzata dalla mancanza di spazio sui tetti e talvolta cannibalizzata dal fotovoltaico. Nell’EPBD si discute generosamente di tecnologia solare, e ci auguriamo che l’Italia riconosca finalmente il contributo significativo che il solare termico può apportare alla decarbonizzazione e alla transizione energetica in atto.”
Assotermica è impegnata a contribuire concretamente alla transizione energetica, adottando un approccio basato su un’ampia gamma di tecnologie. Si sostiene la convinzione che non esista una sola strada percorribile; al contrario, la varietà e la complessità del nostro settore rappresentano una forza da valorizzare piuttosto che una debolezza da combattere. Attraverso questo impegno, Assotermica punta a rafforzare il ruolo strategico del comparto termico, sostenendo l’innovazione e l’evoluzione tecnologica necessarie per affrontare le sfide future.
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