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Ariston implementa la connettività per la smart home

Ariston ha preso parte al convegno online “La Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi”, promosso dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

Durante l’evento sono stati presentati i risultati della ricerca dell’Osservatorio che rilevano una crescita in Italia nel 2021 nell’acquisto di soluzioni smart per il riscaldamento e la climatizzazione (+45%). Nell’anno appena trascorso, i temi legati all’energia e ai consumi a essa correlati sono stati più volte al centro del dibattito mediatico e politico. Grazie all’attenzione dedicata a questi temi anche il concetto di casa si è evoluto, legandosi al fenomeno sempre più diffuso della Smart Home (o casa intelligente) che permette di ottimizzare i consumi domestici.

In questo contesto Ariston – brand principale e internazionale di Ariston Group – ha partecipato al convegno “La Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi” – promosso dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano – tenutosi in modalità streaming sulla pagina web osservatori.net. L’evento è stato l’occasione per presentare la ricerca dell’Osservatorio che ha evidenziato i numeri del mercato Smart Home in Italia e all’estero, le principali novità tecnologiche, la prospettiva dei consumatori italiani e gli impatti derivanti dai nuovi modelli di business che stanno trasformando l’offerta di soluzioni per la smart home.

Come rivela lo studio, il mercato legato agli oggetti connessi (IoT) per la gestione del riscaldamento e della climatizzazione è cresciuto – in termini di incidenza sulle vendite – del 45% (con un valore corrispondente di 110 milioni di euro, pari al 17% del mercato). Nello specifico, delle persone che hanno acquistato nell’anno appena trascorso soluzioni connesse per il riscaldamento/raffrescamento e per la produzione dell’acqua calda sanitaria, il 46% ha optato per termostati, il 42% per climatizzatori, il 28% per caldaie, il 17% per valvole termostatiche e il 9% per scaldacqua/scaldabagni. Seguono pompe di calore (7%) e impianti di riscaldamento a pavimento (4%).

A guidare questa crescita, come ha sottolineato la ricerca presentata, è un mercato più maturo e un incremento dell’interesse nella gestione da remoto degli oggetti smart presenti nelle abitazioni. In questo scenario, i prodotti connessi rappresentano un’opportunità per poter ridurre l’impatto ambientale e contribuire così alla salvaguardia del pianeta. Grazie alla connettività di Ariston vengono raccolte grandi quantità di dati puntuali sull’energia utilizzata, che sono estremamente utili sia per migliorare i prodotti e i servizi offerti, sia per permettere alle persone di avere una rendicontazione accurata dell’energia utilizzata.

L’app Ariston NET oltre ad offrire la possibilità di gestire il prodotto a distanza e in maniera ancora più semplice, consente alle persone di avere una maggiore consapevolezza dei propri consumi attraverso un’analisi dei dati raccolti, che si traduce in un risparmio energetico e, di conseguenza, in un minor impatto dei prodotti sull’ambiente. Oltre alle soluzioni connesse, anche gli incentivi economici stanziati a livello statale per gli interventi di efficientamento energetico rappresentano un valido strumento per ottenere risparmi tangibili in termini di consumo energetico e comfort.

“Siamo felici di aver preso parte anche quest’anno a un evento che approfondisce un tema sempre più importante e attuale come quello legato alla Smart Home e l’Internet of Things” – afferma Mario Salari, Head of Italy, Ariston Group – “La connettività dei nostri prodotti rappresenta per noi una grande opportunità per ridurre l’impatto sull’ambiente e, di conseguenza, salvaguardare il Pianeta. Inoltre, l’obiettivo della nostra app Ariston NET è aumentare la consapevolezza delle persone sui propri consumi domestici, augurandoci di incidere positivamente sulle abitudini di comfort, fornendo loro un’analisi utile al monitoraggio dell’energia utilizzata”.