“Le aziende del nostro settore e tutti gli operatori della filiera idrotermosanitaria e dell’edilizia nel suo complesso, hanno bisogno di certezze e di chiarezza da parte del governo sulle proroghe di bonus, sconto in fattura e cessione del credito”.
Questo il primo commento del presidente di Angaisa, Maurizio Lo Re, sulle indiscrezioni relative ai contenuti della nuova legge di bilancio, riprese da diversi organi di stampa nei giorni scorsi, che avevano inizialmente escluso la proroga dei meccanismi sconto in fattura e cessione del credito per bonus ristrutturazioni e ecobonus. “Parallelamente alla proroga di queste agevolazioni fino al 2024, la possibilità di avvalersi dello sconto in fattura e della cessione del credito deve essere garantita anche nei prossimi anni e non solamente per il Superbonus 110%” – sottolinea Lo Re – “in caso contrario verrebbe gravemente limitata l’efficacia di questi incentivi, che rappresentano un elemento essenziale per promuovere la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli immobili italiani (il 50% circa del patrimonio immobiliare italiano ha più di 45 anni)”.
Angaisa rappresenta più del 40% del mercato della distribuzione idrotermosanitaria, con oltre 900 punti vendita presenti sul territorio nazionale. “Si tratta in gran parte di aziende strutturate, che hanno investito su competenze, professionalità e servizi – prosegue Lo Re – “e che stanno supportando la clientela professionale e privata nella gestione delle pratiche relative ai bonus fiscali. Oggi i clienti ci chiedono conferme e rassicurazioni sull’orizzonte temporale dei bonus e dello sconto in fattura, e la confusione che si è ingenerata rischia di creare un vero e proprio corto circuito, in un periodo già caratterizzato da continui aggiornamenti dei listini prezzi e dalle crescenti difficoltà incontrate nel reperire materiali e prodotti e programmare i tempi di consegna”.
Angaisa continuerà a monitorare l’iter di approvazione della legge di bilancio e ritiene auspicabile un’azione congiunta che coinvolga tutte le principali associazioni di categoria del comparto, per sensibilizzare il governo e i ministeri competenti su queste problematiche, e scongiurare i rischi legati a un deleterio depotenziamento dei bonus fiscali.
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