“Investire nelle tecnologie di ricambio di aria VMC nelle scuole, con l’installazione di impianti di ventilazione meccanica, può fare la differenza nel contrasto del virus Sars-CoV-2”. Lo ribadisce Filippo Busato, Presidente di AiCarr, Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione.
In queste settimane, le finestre delle aule restano costantemente aperte per limitare la circolazione del virus. “Un sacrificio, questo, che potrebbe essere evitato – spiega Busato – L’apertura delle finestre non garantisce la corretta diffusione dell’aria in ambiente e, in questa stagione, influisce negativamente sul comfort delle persone. Con la VMC nelle scuole invece, l’apporto e l’efficace distribuzione di aria esterna migliorano la qualità e le condizioni igieniche dell’ambiente interno, con ricadute positive sulla salute di studenti e personale scolastico. Le scuole che hanno installato gli impianti di ventilazione meccanica controllata nei mesi scorsi hanno notato una netta diminuzione delle infezioni. E’ ora che il governo intervenga in modo veloce ed efficace”.
E a fare appello al governo, proprio sull’adozione della tecnologia, anche l’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, dopo un incontro tra Francesco Vaia, direttore dell’Istituto, e Livio de Santoli, prorettore per la sostenibilità dell’Università Sapienza ed ex Presidente di AiCarr, in cui si è stata confermata ancora una volta l’efficacia della VMC nelle scuole. “Auspichiamo che il governo predisponga un «Piano Marshall» triennale per la messa a norma e l’adeguamento degli edifici scolastici’, si legge in una nota diffusa dall’Istituto.
Nell’ottica di questa sinergia fra esponenti del settore sanitario ed esperti in impiantistica, AiCarr è disponibile a mettere a disposizione del Comitato Tecnico Scientifico e delle istituzioni le proprie competenze tecniche per la redazione di linee guida per l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica negli edifici scolastici.
“Ci auguriamo che i molteplici appelli e la nostra offerta di collaborazione non restino inascoltati. È una tecnologia imprescindibile, al di là dell’emergenza sanitaria attuale”, conclude Busato.
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